(2018) Al terzo Seminario di formazione organizzato dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona in collaborazione con Radio RAI, intitolato “Il racconto della cultura alla radio” hanno partecipato le radio di Malta, Capodistria, Colonia, Argentina, Fiume in Croazia, ICN New York, Tunisia, Svizzera, Romania e Rai Radio3, RAI Friuli Venezia Giulia, RAI Sardegna, RAI Sicilia. I lavori si sono aperti con i saluti dei Consiglieri di amministrazione Franco Siddi e Arturo Diaconale e di Simona Martorelli delle Relazioni internazionali di RAI. Sotto l’egida dell’Anno europeo del patrimonio culturale si è discusso sul racconto della cultura alla radio con una relazione di Marino Sinibaldi, direttore di Radio3, che ha esaltato il ruolo della radio ai tempi dei social come strumento di apertura, connessione e inclusione, di Giorgio Zanchini, conduttore di “Radio anch’io” su Radio1 e di Andrea Borgnino di Radio RAI che ha presentato brani di programmi che hanno raccontato l’Italia nel corso degli anni.
Il laboratorio si è aperto con l’intervento di Costantino D’Orazio, di “Bella davvero” di RAI Radio2 il quale ha segnalato l’importanza di suscitare curiosità negli ascoltatori e Mariarosa Mancuso della ReteDue di RSI che ha mostrato la campagna tv per la promozione di un nuovo programma radio dedicato ai libri. Francesca Levi e Alessandro Boschi, curatori di “Hollywood Party”, programma radiofonico di Radio 3 RAI sul cinema, hanno evidenziato, grazie a diversi contributi audio, come sia possibile evocare le immagini attraverso i suoni, guidando emotivamente l’ascoltatore. Pietro Del Soldà ha indirizzato il dibattito tra i partecipanti per definire le linee guida e i temi condivisi della prossima coproduzione dal titolo “L’immaginazione alla radio”. Dino Balestra, Presidente della Comunità radiotelevisiva italofona, concludendo i lavori, ha sottolineato l’importanza per ogni operatore di sfruttare le potenzialità degli specifici linguaggi di ogni singolo vettore di trasmissione di fronte – ma anche accanto – alla “liquefazione” dei palinsesti tradizionali e alla frammentata e spesso distratta mobilità del pubblico. La sfida costante è riuscire a risvegliare il bisogno della curiosità verso le tematiche culturali, coniugando leggerezza e rispetto dei contenuti in un rapporto con i vari pubblici basato sulla credibilità, la fiducia e l’ascolto reciproco.
In basso, dopo la locandina, una carrellata di immagini tratte dalla due giorni che si è tenuta nella sede di Radio RAI a via Asiago