Il volume 1954-2014 L’italiano tra scuola e televisione della collana I Quaderni della Ricerca di Loescher è un libro che dà conto del cammino complesso e faticoso, ma anche ricco e fantasioso fatto dall’insegnamento dell’italiano a scuola e in televisione dal 1954 al 2014.
Dell’italiano a scuola si occupa Giuseppe Patota, ordinario di Storia della lingua italiana presso l’ateneo si Siena-Arezzo, dell’italiano in televisione Isabella Donfrancesco, responsabile di programmi televisivi e crossmediali Rai Educational dedicati alla lingua italiana, alla letteratura e all’arte a cui rivolgiamo le nostre domande.
Come è strutturato il Quaderno 1954 – 2014: L’italiano tra scuola e televisione?
Si tratta di un Quaderno della Ricerca dell’editore Loescher. Questo Quaderno è organizzato in due parti: la prima, strettamente scientifica, sull’italiano a scuola, è firmata da Giuseppe Patota, e autore della parte scientifica dei molti programmi realizzati insieme per la Direzione di RAI Educational e il palinsesto di RAI Scuola. La seconda, più divulgativa sull’italiano in televisione, da me curata, analizza, partendo da un criterio storico, l’offerta televisiva in fatto di lingua italiana sia attraverso specifici programmi didattici per i canali tematici, sia attraverso rubriche inserite in programmi di intrattenimento generalista. Per entrambi i casi, vengono stabilite tipologie e discendenze in un ragionamento ancorato alla storia recente dei mezzi di comunicazione.
Nell’insegnamento a distanza della lingua italiana come L2, parafrasando il suo testo, si viene a riproporre il modello offerto dal maestro Alberto Manzi in “Non è mai troppo tardi”. Quali sono state le novità introdotte nel metodo di divulgazione?
Innanzitutto ci sono stati alcuni passaggi legati alla storia e alla vita della televisione, che è specchio della domanda che viene dalla società. Gli aggiornamenti tecnologici e l’evoluzione dei linguaggi sono il riflesso dei mutamenti sociali e storici di un Paese e, in senso allargato, di una società affacciata verso la globalizzazione. Modularizzare, frammentare, moltiplicare la disponibilità dei contenuti, poterli far rimbalzare da un mezzo all’altro, fa parte di un processo che sempre più, negli anni della rete e della cultura digitale, ha messo l’utente al centro del processo comunicativo. Le classi virtuali di oggi e i contenuti offerti alla mediazione scolastica discendono idealmente dalle classi di adulti di Manzi. Oggi la vera platea è costituita dai nuovi cittadini, giovani e adulti, che vengono da Paesi stranieri. Il modello frontale di Alberto Manzi, che aveva la lavagna e gli oggetti della realtà, viene oggi frammentato in video lezioni di pochi minuti innestate su un video situazionale che ne è la scintilla. La rete è il luogo dell’approfondimento e degli esercizi, ma soprattutto fornisce la piattaforma all’interno della quale ogni insegnante può organizzare il proprio piano di lavoro.
Il Quaderno tiene conto anche delle difficoltà legate all’organizzazione e alla produzione di questi progetti. Quali azioni e quali strumenti sono necessari?
I contenuti del Quaderno toccano direttamente il nostro lavoro televisivo; la parte dedicata alla televisione è affrontata in chiave di racconto storico-sociale, facendo discendere da Non è mai troppo tardi l’offerta strettamente educativa e tematica e da Una risposta per voi di Alessandro Cutolo la tradizione divulgativa generalista. Una proposta cross mediale al passo con la domanda attuale non può quindi non prendere spunto dalla storia dell’offerta televisiva e dai suoi paradigmi. Ma subito dopo deve avviare un’azione capillare di ascolto del mondo della scuola, dei corsisti autonomi, del terzo settore, che per primo ha sperimentato i corsi informali per stranieri, di tutte le realtà locali e territoriali; deve cercare il dialogo con le istituzioni che regolano e gestiscono le varie realtà e solo dopo può formulare la sua proposta.
A chi si rivolge il Quaderno?
Principalmente agli insegnanti di italiano, in particolare di italiano L2, che devono conoscere gli strumenti messi a disposizione dal mondo dei media, in particolare dal servizio pubblico della RAI che è chiamato in prima linea, accanto alle istituzioni, ad attivarsi nel settore educativo senza avere la presunzione di insegnare, ma mettendo in campo tutte le necessarie competenze comunicative per facilitare e supportare la scuola, sia quella dell’obbligo sia quella che va oltre le classi dell’obbligo. Nell’universo globale e interattivo nel quale viviamo l’utente è sempre più al centro del processo comunicativo e nel passaggio di un contenuto da una piattaforma all’altra lo stesso utente diventa autore, perché la selezione e la manipolazione di un contenuto ne genera automaticamente un altro. Per chi è stato formato in una televisione monodirezionale, con messaggi che viaggiavano da uno a molti, quella che stiamo vivendo è un’avventura affascinante. La RAI ha saputo fare proprie queste nuove opportunità tecnologiche e sta puntando su di esse. Per chi fa il mio lavoro è uno straordinario privilegio poter fare parte di questa avventura.
Scarica il link in versione pdf:
http://www.laricerca.loescher.it/quaderno_09/#/1/
Isabella Donfrancesco autore e responsabile di programmi televisivi e cross mediali per RAI Educational. Si occupa di progetti dedicati alla lingua, alla letteratura italiana e all’arte. Tra le trasmissioni alle quali ha lavorato: Parlato semplice, Parola mia, Scrittori per un anno, Tv Talk, Testimoni del tempo. Ha seguito la linea editoriale di RAI EDUCATIONAL dedicata alla diffusione della lingua italiana, ideando e realizzando numerosi programmi, quali Lemma. Navigare nelle parole, Calepio. Tecnologie della lingua, Io parlo italiano, il primo corso di Italiano L2 per stranieri, In Italia. L’Italia e l’Italiano per stranieri, Cantieri d’Italia – l’italiano di base per costruire la cittadinanza. Si occupa di alcuni portali tematici della Rai, come il portale di letteratura, il portale della lingua italiana e il portale di arte e design. Ha svolto per lungo tempo attività giornalistica ed editoriale, collaborando a quotidiani e periodici (“L’Informatore librario”, “Paese Sera”, “Il Venerdì della Repubblica” ecc.) e firmando traduzioni e cure di numerose opere, quali Tutti i racconti di Edgar Allan Poe, Iberia di Arrigo Boito e Dopo Montale.