Il fascino dell’Italia, della sua cultura e delle sue tradizioni, insieme alla radicata presenza di istituzioni universitarie statunitensi nel nostro Paese, è da sempre il motivo per cui moltissimi studenti universitari nord americani decidono di trascorrere un periodo dei loro corsi in Italia.
Purtroppo li Covid 19 anche in questo campo ha lasciato dietro di sè una scia di eventi decisamente negativi: nel 2020 gli studenti americani sono letteralmente spariti dal territorio nazionale con tutte le conseguenze del caso; prima delle quali circa un miliardo di euro di entrate in meno.
Questo articolo pubblicato sul sito del quotidiano “La Voce di New York” fa il punto su questa situazione, che possiamo definire drammatica, lasciando intravedere anche qualche spiraglio di luce per una ripresa graduale.
L’Italia si svuota di studenti Usa per Covid19: si cerca la luce in fondo al tunnel
Il BelPaese era in vetta alle destinazioni degli americani, ma la pandemia ha messo in ginocchio il segmento degli “Study Abroad” che fatturava 1 miliardo
Giacomo Pierini
Almeno fino al 6 aprile prossimo (ma la scadenza verrà rinnovata quasi sicuramente), nessun cittadino statunitense può venire in Italia per turismo. Però lo può fare per studio e c’è una importante novità per l’intero settore dello “Study Abroad”: il governo italiano ha modificato il testo unico sull’immigrazione (art. 38 bis) inserendo la dichiarazione di presenza allungata da 90 fino a 150 giorni per gli studenti delle filiazioni in Italia di università e istituti superiori di insegnamento a livello universitario.
Gli Stati Uniti sono la principale destinazione al mondo per gli studenti internazionali, ma sono anche uno dei principali “esportatori” di studenti universitari, i cosiddetti “Study Abroad”. Durante l’anno accademico 2018-2019, quasi 400.000 studenti americani hanno studiato all’estero per ottenere crediti accademici, (secondo il rapporto pubblicato dall’Institute of International Education IIE). Quali sono state le loro destinazioni internazionali?
Ed è qui la grandissima sorpresa. L’Italia è in vetta alle destinazioni, solamente una spanna sotto ad un paese come il Regno Unito che, però, vanta uno storico vincolo culturale e linguistico con gli Stati Uniti!
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