Lavorare tutte

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(28/05/2012) ”Lavorare tutte” questo il titolo del Convegno organizzato venerdì a Pola dall’ associazione ”Donne d’ Europa”, associazione che raggruppa donne, enti ed istituzioni dell’ Istria, del Litorale sloveno e del Friuli Venezia Giulia. Patrocinato dalla Regione istriana il convegno e’ stato aperto dalla vice-presidente Viviana Benussi. Tra le autorità presenti i rappresentanti municipali di Pola, quelli della Provincia di Trieste nonché il console generale d’ Italia a Fiume, Renato Cianfarani.

Impegno a continuare la collaborazione tra esperte e politiche per scrivere nuove leggi e dare avvio a nuove pratiche e a un nuovo welfare ma anche la volontà di rivolgersi ai governi dei tre paesi e alle istituzioni locali affinché realizzino tutti quei servizi necessaria a conciliare la vita professionale e quella privata delle donne. Queste in sintesi le conclusioni del Convegno che ha visto presente, alla Comunità degli Italiani di Pola, un folto pubblico composto in prevalenza da donne provenienti da Friuli Venezia Giulia, Istria croata e slovena ma anche da altre aree. Un piccolo microcosmo al femminile composto da esponenti della vita politica, economica e culturale che hanno avuto modo di paragonare la situazione del mercato del lavoro ma anche la legislazione inerente alla tutela delle donne nei tre paesi. A parlarne Helena Štimac Radin e Jana Lovšin responsabili degli uffici pari opportunità dei governi croato e sloveno ma anche le professoresse Donata Gottardi e Snijeana Vasiljeva delle Facoltà di giurisprudenza di Verona e Zagabria nonché la deputata slovena Tina Komel. Apprezzato l’ intervento dell’ europarlamentare italiana Deborah Seracchiani collegata in video conferenza come pure quello di Marta Turk presidente della Camera di commercio di Lubiana. Creare rete tra le donne per garantire una maggiore rappresentatività femminile nei luoghi decisionali è l’ appello lanciato dalla senatrice italiana Tamara Blažina. Annullare le discriminazioni che si riscontrano nei diversi settori, salariali, contrattuali e così via rappresenterebbe un atto di civiltà e democrazia che favorirebbe non solo le donne ma l’ intera società è stato detto a Pola dove un invito ad operare fin da subito per eliminare tutti quegli stereotipi negativi che danneggiano il mondo femminile è stato lanciato da Violeta Neubauer che e’ rappresentante slovena del comitato ONU per l’ eliminazione della discriminazione delle donne. Invito accolto da ”Donne d’ Europa” che per nome della sua presidente Marianna Jelicich Buić e della vice-presidente Ester Pacor hanno annunciato nuovi appuntamenti ed incontri simili a quello polese.

 

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