Svizzera, lingua italiana nei licei, il Consiglio Federale risponde alle osservazioni della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione

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(20/02/2023) Insegnamento dell’italiano nei licei della Svizzera tedesca e francese. Declino inesorabile e passività della Confederazione. Non è ora di attivarsi?

Interpellanza Marco Romano del 13 dicembre 2022

La Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) ha pubblicato l’indagine complementare relativa all’offerta dell’italiano nei licei, completando così l’inchiesta svolta nel 2020 in merito all’attuazione delle raccomandazioni formulate nel marzo 2015 sulla promozione dell’italiano a livello liceale. I dati raccolti per l’anno 2021/2022 mostrano in particolare che l’81,7 % dei licei considerati (107 su 131) propone l’italiano come disciplina fondamentale, mentre il 18,3 % non lo propone né in sede né in collaborazione con un altro istituto. Tale percentuale riguarda 24 licei nella Svizzera tedesca che non rispettano quindi quanto previsto dall’Ordinanza sulla maturità (ORM). Nel dettaglio, dei 91 licei della Svizzera tedesca (Grigioni escluso) 24 non rispettano l’ordinanza con una “illegalità” che sale al 26,3 %.

  1. Il Consiglio federale è a conoscenza dell’indagine della CDPE? Quale valutazione ne dà?
  2. Se un liceo non rispetta l’Ordinanza sulla maturità liceale (ORM), i certificati di maturità rilasciati sono riconosciuti a livello svizzero?
  3. A chi compete verificare se un cantone e/o una sede liceale rispetta l’ORM? La Confederazione, la CDPE o la Commissione svizzera di maturità (CSM)?
  4. Gli organi preposti alla verifica sono a conoscenza che, da anni, alcune sedi liceali della Svizzera tedesca non rispettano l’ORM?
  5. Cosa intende fare la Confederazione per fare in modo che anche nei 24 licei della Svizzera tedesca si applichi correttamente l’ORM e non si penalizzi la terza lingua nazionale?
  6. L’attuale passività della Confederazione non genera dinamiche nocive al plurilinguismo elvetico?
  7. Nel rispetto del federalismo e dell’autonomia dei Cantoni, data l’ordinanza federale, non è lecito attendersi una maggiore attivazione dell’autorità federale?
  8. La Confederazione, in collaborazione con la CDPE, non ritiene opportuno avviare nel 2023/24 una nuova indagine per verificare se a livello nazionale si applica correttamente l’ORM consentendo così agli studenti di poter seguire l’insegnamento dell’italiano anche come disciplina fondamentale?
  9. La Confederazione non ritiene opportuno predisporre un accreditamento per verificare la corretta applicazione dell’ORM nei licei? Gli accreditamenti sono già in atto negli istituti universitari, nella formazione professionale: perché non estendere questa procedura anche ai licei?

Risposta del Consiglio federale del 15 febbraio 2023

Domande 1 e 4

Il Consiglio federale ha preso atto con grande interesse dei risultati dell’indagine complementare effettuata presso i Cantoni in merito alle raccomandazioni della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) sulla promozione dell’italiano come lingua nazionale nei licei svizzeri. L’Esecutivo condivide inoltre il parere espresso dalla CDPE nella sua decisione del 28 ottobre 2022 secondo cui lo sviluppo nei Cantoni può essere considerato generalmente positivo, pur essendoci ancora degli aspetti da migliorare (www.edk.ch > Documentation > Réglementations et décisions > Décisions).

Domande 2 e 3
La Commissione svizzera di maturità (CSM) esamina le domande dei Cantoni per il riconoscimento dei certificati di maturità rilasciati nei loro licei cantonali o nei licei che hanno riconosciuto. Le sottopone quindi al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e alla CDPE con proposta di approvazione o di rifiuto. Il riconoscimento nazionale viene concesso se sono soddisfatte le condizioni sancite nel Regolamento concernente il riconoscimento degli attestati di maturità liceale (RRM) e nell’omonima ordinanza (ORM, RS 413.11). I riconoscimenti concessi in base al diritto vigente non vengono rivisti periodicamente.

Domande 5 e 6
L’attuale revisione dell’accordo amministrativo tra la Confederazione e la CDPE sul riconoscimento della maturità liceale (www.matu2023.ch), sul quale si è svolta una consultazione, insieme alla revisione di RRM/ORM, fino alla fine di settembre 2022, prevede ora che la CSM verifichi regolarmente il rispetto dei requisiti minimi da parte delle scuole di maturità riconosciute. Inoltre, dovrà esserci la possibilità di svolgere verifiche specifiche – su mandato del Cantone dove ha sede la scuola, del DEFR e della CDPE – se ritenute necessarie a causa di una particolare circostanza d’attualità. Queste possibilità di verifica supplementari possono riguardare anche i requisiti relativi all’insegnamento dell’italiano.

Domande 7, 8 e 9
I risultati della consultazione sono attualmente in fase di valutazione. L’entrata in vigore della nuova base giuridica per la maturità liceale è prevista per agosto 2024. Entro la fine del periodo di transizione tutti i licei già accreditati dovranno ripetere la procedura di accreditamento in base alle nuove condizioni. Non sono quindi necessarie ulteriori procedure di accreditamento specifiche.

La Confederazione e i Cantoni si stanno inoltre adoperando per incoraggiare l’insegnamento dell’italiano nei licei. Dal 2016 la Confederazione promuove ad esempio dei progetti pilota per programmi d’insegnamento bilingue nei licei. Per sollecitare gli alunni a scegliere sempre di più l’italiano come materia scolastica, sostiene anche dei progetti di sensibilizzazione alla lingua e alla cultura italiana nelle scuole.

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