Il XXVII Congresso Nazionale dell’AdI deve la scelta del titolo, Rotte mediterranee. Migrazioni e ibridazioni nella letteratura italiana, al luogo che lo ospiterà: Palermo, tra la Sicilia e il Mediterraneo, un crocevia di popoli, un bacino di scambi, incroci e traiettorie molteplici fra culture differenti. Da terra di incontro-scontro con i popoli musulmani e d’Oriente a meta reale e simbolica dei viaggi del Grand Tour, da periferia culturale a centro di elaborazione di processi storici cruciali, Palermo, la Sicilia e il Meridione assumono nella modernità una doppia funzione: sono uno spazio immaginario, archetipo di un mondo arcaico, legato a tradizioni millenarie e nello stesso tempo sono anche la sede privilegiata di trasformazioni che interrogano le contraddizioni profonde insite nei processi di modernizzazione e di unità nazionale, con uno sguardo all’Europa, tra Oriente e Occidente, all’Asia minore, all’Africa settentrionale.
Le tre giornate di studio puntano a far riflettere sui molteplici significati di Mediterraneo: una realtà al centro di viaggi, attraversamenti e paesaggi, animata da una pluralità di apporti culturali e raccontata in modi diversi; un dispositivo letterario che attiva molti livelli di significato e favorisce un dialogo ininterrotto con le tradizioni e nello stesso tempo suscita sconfinamenti, ibridazioni, incontri di voci; infine uno spazio simbolico altamente evocativo dell’immaginario letterario presente nella tradizione italiana e in tante culture di paesi che si affacciano sulle sue rive. Si potranno indagare i modi con cui il Mediterraneo è stato raccontato e vissuto nel corso del tempo e su come tale spazio abbia modellato le forme letterarie e i linguaggi della comunicazione in ogni epoca. Non si trascureranno, poi, i casi di incroci, contaminazioni, scambi, attraversamenti, nelle forme, negli statuti, nei codici dei testi letterari, né saranno ignorate altre forme di riconfigurazione degli spazi e di ridefinizione delle traiettorie che riguardano i campi della ricerca dell’italianistica.