“Il titolo a seguire”. È stata quasi programmatica la denominazione – inizialmente solo provvisoria – dell’incontro organizzato dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona che si è svolto a mezzogiorno del 4 ottobre a Bari, nell’ambito del Prix Italia. Perché ciò che è emerso prepotentemente dalle relazioni degli ospiti e dalle reazioni degli studenti presenti in sala è stata la necessità dell’ascolto di una esigenza reale, e non di formule precostituite.
Il tavolo dell’incontro CRI: da sinistra il moderatore Gaetano Prisciantelli, il professor Valerio Capasa, la professoressa Annalisa Nesi e il professor Giona Tuccini
La professoressa Annalisa Nesi, Accademica della Crusca, già docente di Linguistica italiana all’Università degli Studi di Siena, coordinatrice del volume “L’italiano e i giovani” (peraltro tema della ormai prossima Settimana della Lingua Italiana nel Mondo), ha ricordato come la lingua sia un organismo vivo e in continua evoluzione, e che esistono tante forme dell’italiano, ciascuna corretta a seconda dell’ambito nel quale viene usata. I giovani sono gli autori della lingua del futuro, non gli eredi di un patrimonio linguistico statico e intoccabile.
Il professor Giona Tuccini, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, ha rievocato di Pier Paolo Pasolini la capacità di ascolto dell’innocenza giovanile, vera fonte della sua ispirazione poetica, e ne ha citato gli ultimi versi dell’ultima poesia, “Saluto e augurio”, da “La nuova gioventù”: Prenditi tu questo peso, ragazzo che mi odi: portalo tu. Risplende nel cuore. E io camminerò leggero, andando avanti, scegliendo per sempre la vita, la gioventù.
Il professor Valerio Capasa, insegnante di materie letterarie al Liceo Scientifico “Arcangelo Scacchi” di Bari, ha preso anche lui spunto da una lirica di Pasolini, “Il glicine”: Quanto in te vive – e in me per te trema – resta represso gemito di cui non si sa, di cui non si dice. Ed ha poi letto due email inviategli da suoi allievi, pregne di un malessere ed una fragilità che si esprimono in una sommessa e commovente confidenza, ma che esigono un ascolto, per non rischiare – noi adulti – di dar loro risposte preconfezionate a domande che non ci hanno posto, e di rimanere senza parole davanti alla domanda vera di senso che ci rivolgono. Solo dopo, forse, riusciremo a trovare un titolo.
Rosario Tronnolone
Qui sotto potete seguire il video dell’incontro che si è tenuto nel corso del Prix Italia a Bari lo scorso 4 ottobre:
Alcune immagini dell’incontro
Il presidente CRI Mario Timbal
La segretaria generale CRI Maria du Bessé
Il presidente di Confindustria Radio e Televisioni Franco Siddi e la d.ssa Simona Martorelli direttrice di RAI RIAE – Relazioni Internazionali e Affari Europei
