Italia ospite d’onore alla Fiera internazionale del Libro di Francoforte – Radici nel Futuro

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Presentato il 28 maggio presso  la Literaturhaus Frankfurt il programma dell’Italia  come Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte che avrà luogo dal 16 al 20 ottobre. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte Juergen Boos, Direttore della Frankfurter Buchmesse, Armando Varricchio, Ambasciatore d’Italia in Germania, Mauro Mazza, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell’Italia quale Paese d’onore alla Fiera del libro di Francoforte, Innocenzo Cipolletta, Presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Stefano Boeri, Architetto e autore del Padiglione Italia, è stato svelato anche il Padiglione Italia.

Il ruolo di Ospite d’Onore torna a casa. La formula di successo, inaugurata nella quarantesima edizione della Buchmesse, quest’anno parla la lingua del Paese pioniere. Trentasei anni dopo quella prima volta, infatti, l’Italia è di nuovo Ospite d’Onore alla Fiera internazionale del libro più importante. Una vetrina irripetibile per la nostra letteratura ma anche un’eccezionale occasione per la diffusione all’estero della nostra cultura in generale. L’Italia si presenterà a Francoforte con un programma editoriale, curato dall’Associazione Italiana Editori – AIE e che si affiancherà a quello professionale dello stand collettivo, volutamente comprensivo di tutti i generi letterari e animato da oltre cento autori e ospiti. Dalla poesia all’approfondimento sociale, dal giallo al fumetto, dalla saggistica al romance, dall’arte ai contenuti per ragazzi: la proposta italiana darà pieno diritto a tutti i generi, rifiutando l’idea dell’esistenza di un ordine gerarchico tra di loro.

Varietà è ricchezza
Varietà di generi ma anche di generazioni: torneranno a Francoforte due ‘veterani’ come Claudio Magris e Dacia Maraini, già presenti nella delegazione di trentasei anni fa, al fianco di autrici nate intorno o dopo il 1988 come Anna Giurickovic Dato, Ginevra Lamberti, Maddalena Fingerle e Alice Urciuolo. La penna non ha età ed in particolare la letteratura italiana può vantare un afflato intergenerazionale, con romanzi tramandati di genitore in figlio che diventano momenti di condivisione familiare, spunti di conversazione, scambi di reciproca conoscenza. Un aspetto che il programma dell’Italia Ospite d’Onore ha voluto valorizzare nella scelta degli autori e dei temi.

La storia siamo noi
Il programma darà forma al motto di questa partecipazione italiana, “Radici nel futuro”. Non è un ossimoro perché la storia della letteratura italiana rappresenta un marchio talmente conosciuto ed apprezzato all’estero da rendere indispensabile la sua presenza in una vetrina così prestigiosa dedicata al mondo della nostra editoria contemporanea. In questa ottica saranno a inquadrare gli omaggi a figure come Aldo Manuzio ed Andrea Camilleri o a istituzioni come l’Università degli Studi di Napoli Federico II per l’ottocentesimo anniversario dalla fondazione.

Attualità, geopolitica, religione e giovani
Ma l’Italia a Francoforte avrà uno sguardo rivolto all’attualità con momenti di riflessione sull’Europa, sui suoi rapporti con la Russia, sul ruolo degli intellettuali nella società e nella politica. Nell’attualità si devono collocare anche gli appuntamenti dedicati all’ambito più spirituale e religioso, pensati per interrogarsi sul contributo che determinati valori comuni possono dare alla convivenza sociale in un’epoca di divisioni. Ieri, oggi e domani: l’attenzione alle nuove generazioni di lettori (e non solo) è testimoniato dallo spazio quotidiano alle migliori firme dell’editoria per bambini e ragazzi, ma anche dagli incontri che avranno protagoniste le star del romance, genere di grande tendenza.

Nel merito del metodo
Un altro punto di forza del programma è il focus non solo su cosa ma anche su come si scrive. Ascoltare dalla viva voce degli autori quale metodo utilizzano per poter dar vita alle loro opere non capita tutti i giorni. Un format affidato alla giornalista Loretta Cavaricci: a tu per tu con gli scrittori per scoprire, o almeno tentare di farlo, i segreti del mestiere più affascinante.

Il Padiglione di Stefano Boeri: una piazza italiana
Passato e futuro, tradizione e modernità: tutto s’incontra e s’intreccia nel Padiglione immaginato e realizzato dall’architetto Stefano Boeri, luogo fisico che concretizza il claim dell’Italia Ospite d’Onore. Una piazza tipicamente italiana, coi portici attorno e gli spazi aperti, chiamata ad esprimere quell’idea di socialità e quel senso di comunità per cui gli italiani sono famosi nel mondo. Al suo interno l’Arena e il Caffè Letterario, i due teatri degli appuntamenti previsti dal programma editoriale. Sarà qui che più di cento autori ed ospiti animeranno le cinque giornate tricolori alla Buchmesse. Lo faranno nei confronti quotidiani, una modalità scelta proprio per valorizzare l’espressione di punti di vista e sensibilità diverse, se non contrastanti. Il confronto dialettico sarà il vero protagonista della partecipazione italiana, senza alcuna smania di dover giungere a posizioni identiche o sovrapponibili. Questo è lo spirito con cui l’Italia Ospite d’Onore cercherà di dimostrare a Francoforte che la cultura unisce, anche nella diversità.

Le mostre tra antichità e contemporaneità
Il Padiglione dell’Italia Ospite d’Onore darà vita visivamente al racconto di un Paese delle eccellenze. Un tema coerente con il motto “Radici nel futuro” è quello del rapporto con l’antichità che verrà rappresentato nei duemilatrecento metri quadri dall’allestimento della mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi”, già reduce dal successo al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano. Il giusto tributo alla cultura greco-romana in presenza, però, di opere di epoca medievale, moderna e contemporanea che testimonieranno la capacità dell’uomo di ogni tempo di trarre ispirazione nell’antichità senza perdere la volontà di reinventare e di reinventarsi. All’interno del Padiglione non poteva mancare una mostra dedicata a Johann Wolfgang von Goethe, il tedesco più innamorato dello Stivale che attraverso il suo celebre diario di viaggio è riuscito a rafforzare quelle “affinità elettive” esistenti tra i nostri due popoli. I due eventi espositivi, curati da Luigi Gallo, saranno organizzati dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e daranno la possibilità ai visitatori della Buchmesse di ammirare di persona pezzi straordinariamente rappresentativi di un patrimonio storico-artistico senza eguali nel mondo.

Il secolo breve ma intenso: omaggio al Novecento letterario
Dall’Italia del Settecento di Goethe prenderemo la macchina del tempo per arrivare al Novecento con la mostra fotografica “Scritto in faccia”. Ideato dalla The Italian Literary Agency e curato da Alberto Saibene, questo percorso espositivo porterà i visitatori del Padiglione a compiere un viaggio fotografico lungo cento anni. Un secolo di grandi tragedie per il nostro Paese, ma anche un’età argentea per la nostra letteratura. Le immagini di circa sessanta autori determineranno la presenza di una sorta di Pantheon letterario del XX secolo nella piazza realizzata da Stefano Boeri. Solo per fare alcuni nomi: Italo Svevo ed Alberto Arbasino, Oriana Fallaci e Dario Fo. Distanti d’anagrafe o d’orientamento, la mostra li celebrerà per il contributo fondamentale che hanno fornito nel rendere eterna la letteratura italiana del Novecento.

Le matite di domani.
Il simbolo di questa partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore è senz’altro il manifesto realizzato per l’occasione dal maestro Lorenzo Mattotti e dominato dalla figura della giovane lettrice sulla calla. Inevitabile, quindi, destinare al mondo dell’illustrazione uno spazio di rilievo all’interno del Padiglione. Nuove tendenze, idee e talenti nella mostra intitolata “Matite giovani tra illustrazione e fumetto”, curata dall’ Accademia Drosselmeier ed organizzata da BolognaFiere/Bologna Children’s Book Fair. Il nome della più importante fiera dedicata ai libri e ai contenuti per ragazzi è già di per sé una garanzia del fatto che nella piazza italiana a Francoforte si potranno ammirare le migliori giovani promesse di questo specifico ambito editoriale in cui da tempo l’Italia primeggia.

A tavola con i libri
Nella frenetica corsa tra passato, presente e futuro a cui saranno chiamati i visitatori non poteva essere dimenticata la nostra inestimabile tradizione letteraria enogastronomica. Per iniziativa della Biblioteca Storica Nazionale dell’Agricoltura arriveranno a Francoforte alcuni antichi e preziosi libri sulla materia. Risalenti ad un periodo che va dal 1596 al 1892, questi esemplari saranno consultabili in modo interattivo. Erbari, ricettari, manuali di botanica: una significativa testimonianza della presenza dell’enogastronomia come parte integrante del patrimonio culturale italiano, letteratura compresa. Non solo è falso dire che con la cultura non si mangia, ma al contrario possiamo dire che in Italia quello che si mangia, spesso, diventa cultura. Questa mostra non sarà l’unica iniziativa francofortese del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che collaborerà attivamente nella partecipazione dell’Italia Ospite d’Onore anche nella promozione dei vini e del cibo Made in Italy nei giorni della Fiera.

L’anno che verrà. Un ponte verso il 2025
La storica partecipazione dell’Italia alla Buchmesse di quest’anno segnerà anche un ponte simbolico con gli appuntamenti culturali più importanti del prossimo anno. Nel 2025, infatti, avremo Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura ed il centenario della fondazione dell’Istituto della Enciclopedia Treccani. Nel Padiglione avrà uno spazio ad hoc la promozione di “GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia”, anche alla luce della continuità con l’esperienza di Francoforte: lo scorso ottobre, infatti, l’Italia ha ricevuto la tradizionale Guest Scroll della Buchmesse proprio dalle mani della Slovenia. Treccani, invece, abbellirà ulteriormente la piazza grazie ad una mostra incentrata sugli studioli rinascimentali, ma proiettata nella contemporaneità. Al suo interno, infatti, si alterneranno opere antiche di pregio a elementi multimediali, in un’apoteosi di bellezza senza tempo. Sempre nell’ottica della celebrazione delle “Radici nel futuro” saranno allestite anche le esposizioni su due figure collegate tra loro: Niccolò Machiavelli ed Aldo Manuzio.

La cultura senza (tutte) le barriere
L’Italia si propone di portare a Francoforte una cultura senza barriere. Quelle architettoniche, fisiche, cognitive e senso-percettive non fanno eccezione. Inclusione è una parola chiave nel programma dell’Ospite d’Onore 2024. A questo scopo, grazie a Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili, nel Padiglione ci saranno anche i Reading al buio, un’esperienza fortemente coinvolgente che permetterà di raccontare il tema dell’accessibilità digitale e dell’inclusione socio-culturale delle persone con disabilità visiva. Attraverso l’assenza di luce, il Reading al buio annulla qualsiasi distinzione tra chi legge con gli occhi, chi con le mani, chi con le orecchie. Questa iniziativa va nella direzione di garantire una piena accessibilità del patrimonio letterario nazionale, permettendo la creazione di un’opportunità di autonomia per le persone con disabilità nella scelta dei loro percorsi culturali.

L’Italia in nota dall’Opera a Sanremo
Modificando leggermente un famoso proverbio, potremmo dire che il programma italiano alla Buchmesse rimette il libro “al centro del villaggio”. Ma a Francoforte vedremo una festa della cultura italiana a tutto tondo, non solo della letteratura.
La musica, regina delle arti, accompagnerà il cammino di avvicinamento alla Buchmesse e fungerà da fiore all’occhiello del programma italiano anche nell’attesa settimana di ottobre. Esistono stereotipi che la partecipazione italiana intende sfatare, altri che invece punta a consolidare: in quest’ultima categoria rientra senz’altro quello che ci vuole come il Paese del bel canto. L’aiuto maggiore arriverà dall’Opera, veicolo di diffusione della lingua italiana nel mondo. Nel programma culturale preparato per la partecipazione alla Buchmesse, Italia Ospite d’Onore onorerà la forma musicale che più ha saputo esprimere una confluenza di arti, musica, letteratura, immagini, pronte a confrontarsi ed incontrarsi. Nella musica, però, non esistono confini tra sacro e profano: il programma culturale lo evidenzierà guardando
sia alla tradizione lirica che a quella popolare, fino ad arrivare ai migliori interpreti della canzone italiana contemporanea.

Verso Francoforte passando per gli Europei
Si inizierà mercoledì 12 giugno dal Konzerthause di Dortmund con il concerto sinfonico “Passioni italiane, da Rossini a Puccini” della Nuova Orchestra Scarlatti diretta per l’occasione dal maestro Beatrice Venezi e accompagnata dalla voce del tenore Vittorio Grigolo. Questo evento coinciderà anche con l’apertura nella città della Renania Settentrionale-Vestfalia di Casa Azzurri, il quartier generale della nostra Nazionale di calcio, campione in carica ai Campionati Europei di Germania 2024. Giovedì 29 agosto sarà la volta della Filarmonica della Scala diretta dal maestro Riccardo Chailly che approderà alla Philharmonie di Berlino
nell’ambito del prestigioso Berlin Musikfest, l’appuntamento più importante della scena musicale tedesca, con un omaggio dal respiro internazionale a Luciano Berio e Wolfgang Rihm, e l’esecuzione delle due suite da “Daphnis et Chloé” di Maurice Ravel.

I cento anni dalla morte di Puccini e la tradizione della musica popolare
Nella settimana della Buchmesse, l’Italia si presenterà al pubblico tedesco in grande stile con un concerto dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona che omaggerà Giacomo Puccini in occasione del centenario della morte. Nella serata di martedì 15 ottobre, poche ore dopo la cerimonia d’inaugurazione, all’Alte Oper di Francoforte costruito proprio sullo stile rinascimentale italiano, verranno suonate le arie del grande compositore lucchese. Quasi tutte le giornate italiane alla Buchmesse si concluderanno in note all’interno dei teatri di Francoforte: mercoledì 16 ottobre sarà il maestro Ambrogio Sparagna in compagnia dell’Orchestra Popolare Italiana e del Corpo di Ballo Popolare dell’Auditorium Parco della Musica di Roma a far ballare il pubblico dell’Alte Oper con lo spettacolo “Taranta d’amore e balli italiani”, in onore della tradizione musicale delle regioni italiane.

Rigoletto e il gran finale con “Il Volo”
La grande musica ritornerà a Francoforte venerdì 18 ottobre all’Oper Frankfurt con la rappresentazione dell’opera “Rigoletto”. Il capolavoro di Giuseppe Verdi sarà diretto dal maestro Giuseppe Mentuccia e messo in scena in partnership con il teatro francofortese. Il palinsesto musicale nella settimana della Buchmesse si concluderà con tre delle voci italiane più famose ed apprezzate nel mondo: quelle dei tenori Piero Barone e Ignazio Boschetto e del baritono Gianluca Ginoble. L’atteso concerto del trio “Il Volo” nella Festhalle previsto per sabato 19 ottobre farà parte del programma di attività di Italia Ospite d’Onore. Intonando il repertorio dei vincitori del Festival di Sanremo 2015, la delegazione italiana si preparerà alla cerimonia di passaggio del giorno successivo alle Filippine.

Il cammino preparatorio di “Destinazione Francoforte”
La partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore non si limita ai cinque giorni della Buchmesse. La cerimonia d’inaugurazione del 15 ottobre segnerà il completamento di un percorso iniziato nella precedente edizione della Fiera e che è andato avanti in questi mesi in Italia, in Germania e non solo. L’obiettivo principale di questa storica occasione resta quello di aumentare la conoscenza della letteratura italiana tra editori, addetti ai lavori e pubblico internazionale da sempre presenti a Francoforte nella settimana di ottobre. A questo scopo ci si è preparati in questi mesi con il programma “Destinazione Francoforte” curato dai cinque Istituti Italiani di Cultura che operano in Germania (Berlino, Amburgo, Colonia, Monaco di Baviera e Stoccarda), in collaborazione con Associazione Italiana Editori-AIE e con il coordinamento dell’Ambasciata a Berlino. L’avvicinamento al grande traguardo culminerà lunedì 14 ottobre con un dibattito all’Università Goethe di Francoforte organizzato da Villa Vigoni in collaborazione con l’Institut historique franco-allemand, con il patrocinio della Facoltà di Teologia cattolica dell’ateneo. L’incontro, dedicato ai temi dei libri “Il Cristianesimo” del professor Jörg Lauster e “Lo Stivale e il Cupolone” di Mauro Mazza, avrà gli autori come relatori affiancati dal direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani Massimo Bray e moderati da Christiane Liermann Traniello e Xenia von Tippelskirch.

Obiettivo traduzioni
Il programma editoriale per la Buchmesse, incentrato sul modello confronto e sul connubio tra autori affermati e giovani emergenti, ha l’ambizione di trasformarsi in volano per un’ulteriore crescita del mercato editoriale nazionale già in ottima salute. Nella consapevolezza che l’esportazione dei diritti d’autore è sinonimo di esplorazione della nostra cultura, questa partecipazione alla Buchmesse si promette di rafforzare l’immagine creativa e dinamica dell’editoria italiana. Un fine perseguito congiuntamente non solo dalle attività nel Padiglione di Italia Ospite d’Onore ma anche dagli incontri e dalle postazioni dello stand collettivo organizzato dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Associazione Italiana Editori – AIE e nel quale saranno presenti numerose case editrici ed enti regionali. Fondamentale per un ulteriore slancio nell’internazionalizzazione del mercato editoriale italiano, sulla scia della settantaseiesima edizione della Buchmesse, saranno i contributi agli incentivi per le traduzioni di opere letterarie in lingua straniera promossi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dal Ministero della Cultura (MIC) tramite i bandi del Centro per il libro e la lettura (CEPELL). Proprio in vista della Buchmesse di quest’anno nei bandi 2023 e 2024 si è deciso di riservare un’attenzione particolare al tedesco. I dati in possesso del MAECI e del MIC evidenziano come nel quadriennio 2020-2023 questo programma ha portato al finanziamento di ben cento settantatré opere in lingua tedesca, pari a circa un quarto del totale delle traduzioni in tedesco di opere italiane pubblicate in
Germania.

Un gioco di squadra
Il lavoro per la partecipazione dell’Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse, realizzato sotto il coordinamento del Commissario Straordinario per il Governo Mauro Mazza, è il risultato di un gioco di squadra che coinvolge più istituzioni: il Ministero della Cultura, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, l’Ambasciata d’Italia a Berlino, AIE – Associazione Italiana Editori, ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e il Centro per il libro e la lettura.

 

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