I dati forniti dall’Ufficio federale di statistica (UST) parlano chiaro, i due terzi della popolazione con età superiore ai 15 anni usa normalmente più di una lingua, più precisamente il 68% della popolazione svizzera dai 15 anni in su utilizza almeno una volta alla settimana più di una lingua. Il 38% utilizza due idiomi, il 21% tre, il 6,4% quattro e l’1,7% cinque o più. Coloro che dichiarano di utilizzare una unica lingua sono il 32%, un dato in calo rispetto a quanto riscontrato nel 2014. Chi non ricorre ad altri idiomi sono principalmente gli anziani (il 64% di chi supera i 75 anni).
Chi ha un passato migratorio è più propenso all’utilizzo di più lingue ad esempio chi usa regolarmente tre lingue è il 41% degli stranieri di prima generazione ed il 49% di quelli di seconda. Chi non ha un retroterra di questo tipo si ferma al 21%.
Le lingue maggiormente parlate nella Confederazione rispecchiano la divisione linguistica del Paese: il 76% utilizza regolarmente il tedesco, il 65% lo svizzero tedesco, il 39% il francese, il 15% l’italiano, l’1,9% un dialetto della Svizzera italiana e lo 0,9% il romancio.
La lingua straniera maggiormente utilizzata è l’inglese (45% dei residenti). Il suo uso regolare è più marcato nelle regioni di lingua tedesca che in quelle di lingua italiana e francese, nonché tra i giovani.
Le varie lingue nazionali sono per lo più parlate nelle rispettive regioni: nella Svizzera tedesca il 97% della popolazione utilizza il tedesco, l’89% lo “schwizerdütsch”, in Romandia ricorre al francese il 97% dei residenti, mentre nella Svizzera italiana il 100% degli abitanti utilizza l’italiano e il 36% il dialetto.
Tra i bambini di età inferiore ai 15 anni, la lingua prevalentemente parlata in casa è, a livello nazionale, lo svizzerotedesco (57%), seguito dal francese (28%), dal tedesco (16%) e dall’italiano (8,8%). La lingua straniera più diffusa è l’inglese (7,5%), seguito da albanese (6,7%), portoghese (4,9%), spagnolo (4,9%), bosniaco-croato-montenegrino-serbo (3,8%) e turco (2,8%).
Da notare, infine, che una persona su cinque sopra i 25 anni sta imparando o perfezionando una o più lingue. I motivi per farlo sono prevalentemente professionali.