Egitto. Firmato un Memorandum d’intesa per introdurre l’italiano come seconda lingua nelle scuole pubbliche del Paese

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Un Memorandum d’intesa per l’introduzione dell’italiano come seconda lingua nelle scuole egiziane è stato firmato dall’Ambasciatore d’Italia al Cairo, Michele Quaroni, e dal Ministro egiziano dell’Istruzione, Reda Hegazy.

Ai sensi dell’accordo, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, l’insegnamento della lingua italiana farà il suo ingresso nel curriculum degli istituti scolastici superiori egiziani. Per gli studenti che vi opteranno, lo studio dell’italiano sarà vincolante per l’intera durata sessennale degli studi secondari. L’introduzione sarà accompagnata, da parte italiana, dalla fornitura dei testi scolastici in formato digitale, oltre che da un importante piano di formazione per gli insegnanti di italiano e gli ispettori locali.

La firma del Memorandum rientra nell’ambito dei risultati raggiunti dal “Tavolo Interministeriale per l’attrattività, la promozione e l’internazionalizzazione del modello formativo italiano”, che, istituito su impulso del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, riunisce MAECI, MIM, MUR e MiC con l’obiettivo di massimizzare la presenza del modello educativo italiano nel mondo.

“Siamo molto contenti di aver firmato questo memorandum – ha dichiarato l’Ambasciatore Quaroni – che prevede l’inserimento dell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua nelle scuole egiziane a partire dal settimo anno fino al dodicesimo a partire dal 2024-25. È stato un grosso lavoro e ringrazio il Ministro egiziano che crede molto nell’insegnamento delle lingue straniere nelle scuole egiziane e credo sia un importante contributo al percorso educativo degli studenti. Questo programma prevede anche una collaborazione dell’Università per stranieri di Siena per la preparazione dei libri di testo. Abbiamo già iniziato il lavoro e lo termineremo nelle prossime settimane in modo da preparare i libri in tempo per il prossimo anno accademico. Un grosso sforzo sarà fatto anche dal Governo italiano per la formazione dei docenti, perché si tengano sempre aggiornati sulla didattica italiana e per avere abbastanza insegnanti di italiano in tutte le scuole”.

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