Il Teatro Colón, per la prima volta nella sua storia, dedicherà due stagioni teatrali, 2023 e 2024, ad un paese invitato: l’Italia. Con il programma “Divina Italia“, l’Italia sarà al centro della programmazione del prestigioso teatro, con una corposa presenza di opere, di artisti e di produzioni teatrali italiani che spazieranno dall’opera lirica, alla musica, alla danza e al balletto.
Nel corso dell’ evento di presentazione della stagione 2023 del Teatro Colón, incentrato sui canoni di eccellenza e innovazione, sono stati tratteggiati alcuni dei contenuti che caratterizzano il programma. “Resurrezione” di Gustav Mahler, con la direzione di Romeo Castellucci, aprirà la stagione 2023 del Colón presso La Rural, mentre nel corso dell’anno si terranno altri importanti appuntamenti che vedranno l’Italia protagonista, tra questi: a marzo il “Fausto” con il Direttore Stefano Poda e il Teatro Regio di Torino; tra maggio e giugno il “Caravaggio” di Mauro Bigonzetti e Bruno Moretti, con il primo ballerino Roberto Bolle; tra settembre e ottobre “La vedova allegra” di Damiano Michieletto e delle produzioni teatrali dell’Opera di Roma e del Teatro La Fenice di Venezia. Le musiche di Donizetti, Verdi, Rossini e Puccini saranno poi ulteriori elementi di forte richiamo all’Italia, in un connubio artistico italo-argentino di grandissimo valore. Il Teatro Coliseo, di proprietà dello Stato italiano, ospiterà alcuni degli appuntamenti della stagione teatrale del Colón per il 2023, come per esempio “Viva la Mamma!” e “Il campanello”, a testimonianza della profonda collaborazione artistica e culturale tra Argentina e Italia.
Per suggellare la cooperazione tra il Teatro Colón e l’Italia, la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, Donatella Cannova, e il Direttore Generale del Teatro Colón, Jorge Telerman, hanno firmato, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Argentina, Fabrizio Lucentini – un accordo di collaborazione volto ad approfondire le sinergie tra le due istituzioni proprio in vista della stagione di “Divina Italia”.