Ci ha lasciato Ernesto Assante, uno dei più conosciuti tra i giornalisti che si occupano di musica e nuove tecnologie, sempre attento al nuovo, sempre con lo sguardo rivolto al futuro e alla sperimentazione.
Napoletano classe 1958, dopo aver collaborato con Il Manifesto, dal 1979 entra a Repubblica, testata dalla quale non si staccherà mai e all’interno della quale porterà avanti tanti progetti innovativi tra cui l’inserto “Musica” e nel 1996, novità assoluta per l’Italia, la prima versione web di repubblica.it.
Personalità instancabile dotata di grande carisma, autore di una trentina di libri tradotti in tutto il mondo, amante della musica rock, conduttore radiofonico, divulgatore, capace di coinvolgere tante persone nei suoi progetti e allo stesso tempo gentile, sensibile e generoso.
Lo ricordiamo ascoltando il suo intervento durante il convegno “Infinito Dante” tenutosi a Roma il 22 ottobre del 2021, nel quale con semplicità e acume ha saputo coniugare, grazie alla sua vasta conoscenza del mondo musicale, passato e presente, sottolineando l’importanza dell’impatto delle nuove generazioni nell’evoluzione del rapporto tra cultura, poesia, linguaggio e lingua italiana.
