Vi segnaliamo questo articolo del quotidiano Avvenire con il resoconto del convegno “”L’italiano, la Chiesa, le Chiese”, organizzato dall’Accademia della Crusca, dove un numerosi studiosi hanno approfondito il tema della lingua italiana nel mondo in rapporto alla Chiesa cattolica, dal Cantico di frate Sole alle encicliche di papa Francesco.
“A volte nemmeno ci pensiamo. Eppure la diffusione della lingua italiana nel mondo si deve soprattutto alla Chiesa cattolica. Basti pensare al Papa, che nei suoi pellegrinaggi internazionali pronuncia i discorsi ufficiali in italiano. Persino l’incipit di un’enciclica, la Laudato si’, per la prima volta non è stato scritto in latino, bensì nell’italiano del Cantico di Frate Sole. Ma non solo: l’italiano sta diventando per la Santa Sede la lingua originale della produzione di testi dichiarativi e normativi. Non è quindi difficile osservare come la Chiesa sia diventata il più potente strumento di diffusione della nostra lingua nel mondo. A partire da questo dato di fatto, l’Accademia della Crusca ha avviato una riflessione sul rapporto tra religione e lingua italiana, così come si è sviluppato dai più antichi documenti medievali, spesso legati proprio alla Chiesa e all’uso religioso, fino ad oggi: dal citato Cantico di Francesco d’Assisi fino a poeti del Novecento come Clemente Rebora, Mario Luzi e David Maria Turoldo.”