84° Congresso internazionale della Società Dante Alighieri: le conclusioni del Presidente Andrea Riccardi

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“Traggo da questo convegno una grande lezione di orgoglio. È una parola che può sembrare non efficace, ma noi siamo figli di una storia nazionale, culturale, linguistica e popolare e siamo orgogliosi di appartenere a un universo e a un mondo italiano”. Il presidente della Società Dante Alighieri Andrea Riccardi conclude l’84° congresso della Società Dante Alighieri, a Rosario, ringraziando i presenti, i collaboratori che hanno consentito il successo dell’iniziativa, e in particolare il presidente dell’Asociación Cultural Dante Alighieri Luis Maria Martinel Ferreyra, il vicepresidente Amadeo Lombardi e il rettore dell’Universidad Católica Argentina, Miguel Angel Schiavone.

La sessione conclusiva, moderata dal vicesegretario Andrea Vincenzoni, si è aperta con un confronto tra i comitati Dante di Mar del Plata, Città del Messico, Ramos Mejía e il Centro Cultural Dante Alighieri dell’Uruguay e un altro tra le scuole Dante Alighieri di Asunción e Campana, la scuola italiana a Tirana, la scuola italiana Italo Calvino di Mosca e il Profesorado della scuola di Rosario. Per l’Instituto Cultural Ítalo Brasileiro è intervenuto Gabriele Frigerio. Pur non essendo comitato Dante, ICIB accoglie con favore la prospettiva di una federazione tra scuole d’italiano cui la Dante si propone di offrire servizi, assistenza e formazione.

Il segretario generale Alessandro Masi ha invece puntato sull’italiano di qualità: “Parlare bene significa pensare bene,” ha ricordato, “anche per costruire una ecologia della lingua cui la Dante dedica il progetto Le parole verdi. L’italiano si adatta a tutte le forme di pensiero: politico, scientifico, sociale, artistico, religioso, è infatti la lingua della Chiesa, scelta da Giovanni Paolo II e confermata da Papa Francesco. Con tante ragioni per sceglierla, se molto spesso si chiede perché studiarla: voi perché la studiereste?”.

Mario Giro, Amministratore Unico di Dante LAB, ha richiamato la complessità del momento attuale e ha parlato di lingua e cultura italiane che non si contrappongono alle altre, perché “l’italiano convive con le altre culture e questo è anche il suo grande valore geopolitico”.

Un colloquio sulla didattica e sul rapporto tra maestri e alunni, in forme inclusive, intergenerazionali e interculturali, è stato guidato da Barbara D’Annunzio, responsabile UO Didattica e formazione della Dante con Emanuela Vercalli (Reggio Children) e Alessandra Falconi (Centro Alberto Manzi).

Nel corso della mattina è stata proiettata la video intervista a María Kodama, realizzata dallo stesso Alessandro Masi e da Marco Gallo, direttore della Cattedra Pontificia di UCA, che lo ha presentato. Il video si può rivedere su congresso.dante.global (2 ore e 57 minuti dall’inizio della registrazione)

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