G20 Cultura: al via i lavori

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Il 29 e 30 luglio si terrà a Roma la prima Ministeriale Cultura del G20, foro internazionale nato a seguito della crisi globale del 2008, che l’Italia guida come presidente di turno nel 2021. Il G20, nato per il coordinamento economico e finanziario, si è arricchito negli anni di contenuti ambiziosi sui cui convergono i Paesi delle venti economie più grandi, che rappresentano l’80% del Pil mondiale e il 60% della popolazione del pianeta.

L’Italia ha deciso di mettere al centro della propria Presidenza la cultura, dedicandovi una riunione dei Ministri competenti che non ha precedenti nella storia del G20. La Ministeriale Cultura, all’insegna di “La Cultura unisce il Mondo”, sarà la prima del G20 italiano a svolgersi nella Capitale, con il massimo livello di attenzione istituzionale e politica anche grazie al coinvolgimento di Quirinale e Presidenza del Consiglio, oltre che del Ministero della Cultura.

È una scelta strategica legata all’importanza del settore culturale nel nostro Paese; valutazione rafforzata dall’esperienza della pandemia globale. La cultura è infatti chiave di volta per la ripartenza, sia con riferimento ai valori alla base della rigenerazione post-pandemia, sia quanto al ruolo dei settori creativi dell’economia nel creare nuove opportunità e posti di lavoro. La cultura rappresenta un motore cruciale per una crescita sostenibile, equilibrata e inclusiva, inserendosi con coerenza nell’agenda del G20 italiano, basata su tre pilastri fondamentali: Persone, Pianeta, Prosperità.

Assieme ai Ministri dei Paesi membri ed invitati si riuniranno i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui: UNESCO, OCSE, il Consiglio d’Europa, l’Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali ICCROM, ICOM, ICOMOS, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l’agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine UNODC, Interpol e l’organizzazione doganale WCO.

È coinvolto direttamente nei lavori anche il gruppo di outreach del G20 rivolto alle nuove generazioni (Y20).
Nel corso di quasi un anno di lavoro state individuate 5 principali aree di interesse su cui il G20 Cultura ha concentrato i propri sforzi, che culmineranno a Roma il 29-20 luglio.

Queste priorità sono rispecchiate nella Dichiarazione di Roma dei Ministri della Cultura G20, che verrà approvata a esito dei lavori.

• La tutela e la promozione di cultura e settori creativi come motori per una crescita sostenibile ed equilibrata: la cultura è stata gravemente colpita dalla pandemia; ma proprio essa aiuta ad affrontare le pressioni e i crescenti divari economici, sociali ed ecologici, contribuendo alla rigenerazione delle nostre economie e delle nostre società, pesantemente colpite da Covid-19. Agli operatori del settore culturale occorre assicurare il sostegno necessario perché continuino ad essere linfa vitale delle nostre società.
• Proteggere il patrimonio culturale contro i rischi, compresi i disastri naturali, il degrado ambientale ed il cambiamento climatico, la distruzione deliberata e il saccheggio, il traffico illecito di beni culturali. Identificare potenziali azioni comuni e coordinate per rafforzare la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale. Italia e UNESCO in questo senso continueranno a lavorare assieme ed hanno annunciato il progetto “Task Force Italia su invito di UNESCO”.
• Transizione digitale e nuove tecnologie per la cultura, attraverso la promozione della trasformazione digitale e tecnologica nei settori culturali e creativi come nuove forze trainanti per la crescita, facilitando l’accesso universale e la partecipazione alla cultura e promuovendo la diversità culturale.
• Costruire capacità attraverso la formazione per affrontare la complessità del mondo contemporaneo e le sfide proprie del settore culturale, tra cui la rapida digitalizzazione, la transizione verde ed il cambiamento demografico, e per contribuire a raggiungere gli obiettivi internazionali di sviluppo sostenibile.
• Affrontare il cambiamento climatico attraverso la cultura. Gli eventi avversi causati dal cambiamento climatico mettono in pericolo il patrimonio culturale. D’altra parte è proprio il settore culturale ad offrire strumenti per contribuire alla mitigazione ed all’adattamento al cambiamento climatico, in particolare grazie allo sviluppo di tecnologie innovative di osservazione e monitoraggio.

Il 29 Luglio 2021 dalle ore 19.00 sarà possibile seguire la diretta in streaming della Cerimonia di apertura all’Arena del Colosseo, con gli interventi del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, del Ministro della Cultura Dario Franceschini,  della Direttrice Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay e del Direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco.

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