Nel mondo, l’Italia è un marchio che piace perché richiama le idee di qualità, eleganza, creatività. Questa immagine è legata strettamente al lavoro di numerose aziende italiane che nei rispettivi settori conquistano e mantengono ogni anno quote di mercato importanti in tutto il mondo, non tanto (o non solo) nei settori che in Italia hanno grande visibilità, come la moda o l’enogastronomia. Ma l’immagine del nostro Paese ha un alleato importante: la nostra lingua. L’italiano, e la cultura che con l’italiano si diffonde per il mondo, costituiscono un surplus fondamentale per le attività economiche, sia perché la passione per la lingua di Dante è tra i fattori che alimentano l’interesse per tutto ciò che è made in Italy, sia perché è fondamentale che nei Paesi con cui l’Italia ha stretti rapporti economici ci siano interlocutori locali in grado di parlare e di capirsi con le nostre aziende.
Da questa idea prende le mosse Paese che vai, italiano che trovi (Edilet), un’analisi puntuale della situazione italiana in 21 Paesi del mondo, dall’Argentina alla Turchia, dall’Egitto alla Cina, dagli Stati Uniti alla Germania, curata da Giammarco Cardillo, Alessandro Masi e Valeria Noli. Economia, cultura, lingua, turismo sono gli aspetti attraverso i quali gli autori hanno ricostruito una vera e propria mappa dell’Italia all’estero, con un’attenzione particolare a tutti i luoghi in cui è possibile studiare la lingua italiana.
Il volume verrà presentato mercoledì 30 maggio 2012 alle ore
Per saperne di più visita il sito della Società Dante Alighieri