Il 10 ottobre verrà inaugurata nella capitale la mostra “Roma Caput Mundi”, sede il Colosseo e il Foro Romano. L’esposizione durerà sino al 10 marzo e ci racconterà i fasti dell’Impero attraverso un centinaio di reperti archeologici di diverse tipologie. La mostra spazia dalla scultura alla pittura, comprendendo mosaici, numismatica, arrivando al cinema, con i film più noti ispirati all’antica Roma.
Senza dimenticare scrittori, storici e filosofi come Livio, Seneca e Tacito, ricordati nel percorso, come i narratori della città in ascesa. Oltre ogni definizione geografica dell’espansione si approfondisce il ruolo dello straniero nella costruzione della civiltà romana, l’integrazione e l’ascesa dei provinciali che giunsero alle più alte cariche (si pensi agli imperatori “spagnoli, Traiano e al suo successore Adriano), la componente servile, la circolazione di beni e idee oltre che dei costumi e dei culti tra accoglienza e repressione. Nel volume di studi, pubblicato da Electa, si affronta anche il tema della globalizzazione entro i confini culturali, linguistici ed economici dell’Impero. La mostra è curata da Andrea Giardina, storico e professore presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane e la Scuola Normale di Pisa, e Fabrizio Pesando, archeologo e professore presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale.