È stato ufficialmente presentato, il 29 maggio scorso, al campus di Lugano il Bachelor in Lingua, letteratura e civiltà italiana, il nuovo percorso di studio triennale nato all’ Università della Svizzera italiana presso la Facoltà di scienze della comunicazione e realizzato dall’Istituto di studi italiani (ISI).
Il Bachelor si aggiunge al Master e al dottorato già attivi, andando a completare l’offerta formativa dell’USI nel campo delle humanitates e rafforzando ulteriormente, come ha ricordato il presidente Piero Martinoli, “l’impegno dell’università nella promozione dell’italiano in Svizzera, non solo in quanto lingua nazionale, ma soprattutto in quanto simbolo di quel dialogo armonico nella pluralità che costituisce l’identità stessa della Confederazione elvetica”.
Il Bachelor è imperniato su docenti prescelti in un novero di studiosi di eccellenza europea e che all’Europa guardano come proprio orizzonte scientifico; lo stesso direttore dell’ISI e docente del Bachelor, il professor
Il professor Lorenzo Cantoni, Decano della Facoltà di scienze della comunicazione, ha sottolineato come l’iniziativa del Bachelor ben s’iscriva nell’ambito della sua Facoltà: la lingua infatti – in questo caso la lingua italiana – è lo strumento comunicativo per eccellenza, tale da contribuire in modo decisivo alla costituzione di ogni società e civiltà. Il nostro mondo, così incentrato sulla produzione e il “consumo” di cose, deve essere aiutato a comprendere di nuovo che il fare più alto e nobile è quello della comunicazione – intesa come ascolto e parola –, quel fare da cui ha origine la parola stessa “poeta”: “colui che fa”.
Lecturae Dantis: un’offerta dell’ISI alla cittadinanza
Insieme al Bachelor, è stata presentata anche un’importante e connessa iniziativa pubblica: un ciclo di Lecturae Dantis, vere e proprie lezioni accademiche offerte alla cittadinanza e a tutto il pubblico che prenderanno avvio mercoledì 19 settembre 2012 alle 17.30 nell’auditorio del campus di Lugano. Ogni mercoledì fino al 19 dicembre (tranne il 3 ottobre) docenti dell’Istituto di studi italiani e professori invitati rinnoveranno la tradizione secolare (da Boccaccio a Benigni) della lettura pubblica con commento della Divina Commedia e segnatamente dell’Inferno.
(tratto dal sito dell'Università della Svizzera Italiana)