È attraverso la molteplicità di esperienze, la diversità di ambienti vissuti e grazie al confronto con le differenze, che sarà possibile per ogni persona portatrice di mondi distinti entrare in contatto con l’altro. Perché questo succeda è necessaria una mediazione, fatta di norme e di individui, tra la vita precedente nei luoghi d’origine e l’esperienza nel Paese d’accoglimento.
Un tema di grande attualità che da tempo sta animando dibattiti e proposte a livello non solo politico e sociale ma anche culturale e linguistico, quello che sarà al centro del Convegno sul tema “Lingua, immigrazione, integrazione. Parlarsi, incontrarsi, conoscersi”, in programma giovedì 5 luglio 2012 alle ore 11 a Roma, presso la Sala della Lupa della Camera dei Deputati (Palazzo Montecitorio). Il Convegno è promosso dalla Camera in collaborazione con la Società Dante Alighieri – che metterà a disposizione la propria esperienza didattica volta a favorire l’inserimento degli immigrati nella società proprio attraverso una più approfondita conoscenza della lingua – e con la Fondazione IntegrA/Azione, fortemente convinta che l’apprendimento della lingua seconda, non rappresenti solo un semplice trasferimento di uno strumento linguistico, ma anche e soprattutto un mezzo di interazione tra le diverse culture, in particolare tra quella di origine e quella di accoglienza. In questa ottica Fondazione IntegrA/Azione si pone come facilitatore nell’avvicinare lo straniero all’apprendimento della lingua, passo necessario per potere esprimere i propri bisogni e quindi essere e determinare un rapporto tra cittadini, nel rispetto dell’altro e nella comprensione delle regole che una società utilizza per definirsi tale.
La Società Dante Alighieri, insieme agli altri Enti certificatori dell’italiano L2, ha definito scientificamente delle linee guida del test di lingua somministrato dal Ministero dell’Interno attraverso le Prefetture; grazie alla sua rete, inoltre, offre a migliaia di cittadini stranieri in più di cento città italiane la possibilità di sostenere i test di certificazione PLIDA. Ogni anno donne e uomini, di età diverse arrivano in Italia da 35 patrie del mondo; tutte queste persone intraprendono un processo delicatissimo, ricco di fragilità. È in questo modo che la lingua si fa intelaiatura strutturale su cui fondare rapporti umani, creare contesti sociali condivisi e di inserimento. Il confronto di questa giornata tra intellettuali, rappresentati istituzionali, docenti e sociologi prende il via dall’apprendimento della lingua, primo atto fondamentale per sostare nel paese ospitante. Facilitare l’apprendimento di una nuova lingua significa permettere di iniziare un processo d’integrazione in un luogo diverso dalla terra madre, dare inizio alla ricerca di una diversa identità, intraprendere un processo d’integrazione per migliorare la propria condizione di vita e diventare un nuovo italiano arricchendo se stessi, la famiglia di origine ma anche i cittadini autoctoni perché attraverso la comprensione di una lingua comune, si favoriscono gli scambi delle conoscenze e delle esperienze.
All’incontro – moderato dal giornalista parlamentare del TG1, Angelo Polimeno – dopo i saluti dell’On. Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, e dell’Ambasciatore Bruno Bottai, Presidente della Società Dante Alighieri, parteciperanno il filosofo Zygmunt Bauman – con un video intervento – Gian Maria Fara, Presidente di Eurispes, Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, Massimo Arcangeli, Responsabile scientifico PLIDA – Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri, Francesco Susi, Direttore del Dipartimento dei processi interculturali dell’Università degli Studi Roma Tre, e Luca Odevaine, Presidente della Fondazione IntegrA/Azione.
Per saperne di più visita il sito della Società Dante Alighieri
http://217.64.204.52/?q=comunicatistampa/lingua-immigrazione-integrazione-parlarsi-incontrarsi-conoscersi