In Italia sono riconosciute dodici Minoranze Linguistiche Storiche, ovvero etnie di lingua non italiana, che, nel corso della storia si sono variamente stanziate e integrate sul territorio nazionale fino a diventare una parte essenziale della nostra complessiva identità di italiani.
Il progetto “Gli Italiani dell’Altrove” vuole contribuire a mettere in luce la realtà storica e contemporanea delle Minoranze Linguistiche Storiche d’Italia, con il loro peculiare patrimonio culturale immateriale.
In particolare, s’intende richiamare l’esperienza storica condivisa di accoglienza e integrazione, ma anche di conservazione dell’identità di “altri” che vengono da “altrove”, senza dimenticare l’attualità del tema dell’immigrazione del nostro Paese.
Si è deciso di iniziare con gli Arbëreshe, in considerazione del fatto che quest’anno si celebra il centenario dell’indipendenza albanese, festeggiamenti cui partecipa anche l’Italia.
La prospettiva adottata cerca di considerare gli aspetti storico-scientifici ed etno-antropologici del patrimonio culturale immateriale delle Minoranze Linguistiche Storiche, in un’ottica centrata sulla contemporaneità.
Il l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (già Museo delle Arti e Tradizioni popolari) nel quale si propone il progetto, testimonia l’attenzione che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso le sue strutture specialistiche, dedica alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.
È fra l’altro tuttora in corso la discussione politica su importanti scelte in materia di tutela e riconoscimento e sugli strumenti legislativi messi a disposizione delle Minoranze per continuare ad esistere con vigore e significatività.
Le storie di immigrazione e integrazione di cui le Minoranze Linguistiche Storiche in Italia sono testimonianza vivente, rappresentano una parte consolidata del loro patrimonio culturale immateriale e riguardano il tema attualissimo del rapporto fra diverse etnie e culture che, appartenendo ad un’unica nazione, cercano costantemente di trovare un equilibrio di convivenza.
PROGRAMMA
PARTE I – ore 10.00-12.30
Introduzione
Present. Gli Italiani dell’Altrove: storia di un progetto
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Arch. Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del MiBAC
Dott.ssa Daniela Porro, Direttore dell'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Dott.ssa Emilia De Simoni, Coordinatore Scientifico del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
Coffee break 11.00-11.15
Finestra sul pomeriggio
Carmine Abate vincitore del Premio Campiello 2012
Da Hora alla Collina del vento e ritorno: la ricerca dell’identità di uno scrittore
Luoghi e identità: la dialettica partire-restare
Prof. Vito Teti, Università della Calabria, Direttore del Dipartimento di Filologia
Buffet 12.30-14.00 – I sapori tipici della cucina Arbëreshe
Il cuoco Franco Nicoletti, ristorante Agorà di Civita (CS), racconta e propone i sapori tipici della cucina Arbëreshe
PARTE II – ore 14.00-18.30
Gli Arbëreshë – Tavola rotonda
Festa – Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, dott.ssa Luciana Mariotti, Etnoantropologa
Musica – dott.ssa Roberta Tucci, Etnoantropologa ed etnomusicologa
Lingua – Università della Calabria, prof. Francesco Altimari, Direttore del Dipartimento di Linguistica
Testimonianza – dott. Astrit Cani, Scrittore e traduttore albanese
Coffee break 16.00-16.15
Gli Arbëreshë – Il Racconto ore 16.30-18.00
Le stagioni di Hora (Mondadori 2012) di Carmine Abate
Reading letterario con musica arbëreshë
Letture di Carmine Abate, Musica e canti di Francesco Mazza
Dialogherà con l’autore il prof. Francesco Altimari
Coordinamento organizzativo: Emilia De Simoni
Coordinamento tecnico: Stefano Sestili
Segreteria di comunicazione web: Laura Ciliberti, Francesca Montuori