(01/10/2014) La domanda è sempre la stessa: perché un sito si rinnova? La risposta è semplice: non si tratta di un ritocco estetico dovuto a ragioni di gusto o al desiderio di cambiare tanto per cambiare. Non soltanto i tempi e il mondo sono cambiati, ma la stessa Comunità radiotelevisiva italofona è entrata in una nuova dimensione. Dai decenni in cui l’attività della Comunità era soprattutto rivolta principalmente allo scambio e alla produzione comune di programmi, abbiamo ora intrapreso la strada del confronto con altre realtà e altre culture.
La CRI, pur restando fedele ai suoi scopi originari, sta diventando una piattaforma di aggregazione e di riferimento dove la lingua e la cultura italiana vogliono, e devono, misurarsi con le nuove realtà emergenti, siano esse linguistiche, culturali, storiche. Una lingua che, uscendo dalle rassicuranti certezze del proprio storico territorio protetto, ha l’ambizione di traghettare, con i pericoli ma anche con le ricchezze della contaminazione, contenuti e valori che, se da un lato, le sono propri, dall’altro racchiudono il potenziale per far dialogare, in italiano, diversi e differenti sguardi che oggi dinamizzano e a volte destabilizzano antichi confini e antiche certezze.
Insomma, non più “protezionismo” linguistico a tutti i costi, con l’inevitabile inaridimento che ne consegue, ma confronto, apertura, da e verso la lingua e la cultura italiana. Siamo convinti che abbiano ancora molto da dire, e soprattutto da dare, in un mondo che ha bisogno di conoscere e riconoscere le ragioni delle differenze, sulle quali costruire dialogo e comprensione.
Il nuovo sito e il nuovo logo si innestano su questo cammino e mi auguro che, grazie anche alle potenzialità della rete, la Comunità radiotelevisiva italofona, con il contributo di tutti, diaspora italiana compresa, diventi sempre più un punto e un luogo di riferimento, di dialogo, di incontro, all’altezza delle rinnovate ambizioni della lingua e della cultura italiana.
Dino Balestra – Presidente Comunità radiotelevisiva italofona