Coscienza Svizzera è un gruppo di riflessione apartitico che mira a tener vivi il senso civico svizzero e la sensibilità verso le sfide di una Svizzera in cammino. In particolare, intende offrire un proprio contributo alla difesa e al promovimento delle diverse identità, lingue e culture presenti nel Paese.
Coscienza Svizzera, conta oggi circa 600 soci. Quale unica rappresentante dell’associazionismo civico della Svizzera italiana, riconosciuta dal Consiglio federale, è membro del Forum Helveticum, l’organizzazione mantello che raggruppa le associazioni civiche di tutta la Svizzera.
Organizza dibattiti e contradditori pubblici, conferenze, seminari e giornate di studio. Pubblica quaderni e studi di approfondimento su questioni di attualità politica, economica, sociale e culturale. Promuove l’informazione civica attraverso documentazione specifica e presso un pubblico variamente mirato (gruppi d’opinione, categorie sociali e professionali, scuole). Collabora con altre associazioni su piano nazionale.
Messaggio di saluto a nome di “Coscienza Svizzera” per l’Assemblea della Comunità radiotelevisiva italofona – www.comunitaitalofona.org – Roma, Ma 11.10.2016
Coscienza Svizzera – il gruppo di studio e d’informazione – è lieta di accettare il vostro invito a far parte degli Amici della CRI.
In fondo lo siamo un po’ da sempre, ma la sua formalizzazione mette in luce come le nostre attività possano arricchirsi vicendevolmente. A questo proposito mi piace ricordare almeno due attività, una passata l’altra in corso.
Dapprima l’impegno della CRI e di CS nell’organizzazione dell’importante Convegno tenutosi nelle sedi del Parlamento e dell’Università di Basilea nella primavera del 2014 dal titolo L’Italiano sulla frontiera. Esso ha dato luogo alla Dichiarazione di Basilea 2014, diventata un punto di riferimento per la politica della lingua italiana ma anche del quadrilinguismo svizzero di fronte alla globalizzazione.
Il secondo tema che voglio preannunciare è quello della conclusione della prima fase di una ricerca condotta nelle regioni svizzere tedescofone e francofone e che entro fine mese sarà pubblicata sotto il titolo intrigante: “Italiano per caso”. Infatti il percorso di ricerca segue un paradigma diverso da quello classico istituzionale, per scoprire attraverso testimoni rappresentativi la presenza dell’italiano e della civiltà italiana nella vita quotidiana; sempre di più si costata come essa si manifesta non tanto attraverso la pratica sistematica della lingua italiana ma piuttosto tramite le manifestazioni del sentire italiano e della sua cultura; in breve quello che per Piero Bassetti va sotto il termine di “italicità”.
Felicitandovi per la vostra attività – anche quale ex-presidente della Comunità – vi auguro un’ottima giornata assembleare.
A nome di “Coscienza Svizzera”, Remigio Ratti Presidente