(16/07/2012) Nato a Pieve di Soligo nel 1921, Zanzotto partecipò alla Resistenza nella fila di Giustizia e Libertà, occupandosi del settore stampa e propaganda. A guerra finita emigrò in Svizzera e in Francia per un anno, rientrando alla fine del 1947 e ripartendo dalla scuola, dove aveva iniziato l’insegnamento poco prima della guerra. Per la sua produzione artistica, cominciata in giovane età, fu decisiva la partecipazione, nel 1950, al premio San Babila. La giuria, composta dai più grandi poeti italiani dell’epoca (Ungaretti, Montale, Quasimodo, Sinisgalli e Sereni), gli attribuì il primo premio per una serie di scritti poetici che saranno pubblicati un anno dopo con il titolo Dietro il paesaggio.
L’esperienza partigiana e l’attaccamento al suo territorio ed al suo passato ne hanno segnato l’opera, tornando attraverso i temi sociali, politici e ambientali. “Che cosa si capisce della vita dopo 90 anni?” gli aveva chiesto un giornalista nel giorno del suo 90° compleanno. “Niente – aveva risposto lui – per dire parole che valgano la pena bisognerebbe almeno averne 900 di anni…”.
A questo link un tributo di RAI Letteratura realizzato con materiali di repertorio Rai, al poeta Andrea Zanzotto, scomparso nell’ottobre del 2011.