(08/10/2015) Il Rapporto Italiani nel Mondo edito dalla Fondazione Migrantes e giunto quest’anno alla sua decima edizione. Curato da Delfina Licata, il Rapporto è stato presentato a Roma. Un volume che “parla di mobilità, non di emigrazione” e “strumento culturale voluto dalla Chiesa che oggi festeggia i suoi 10 anni di pubblicazioni”, con l’orgoglio di essere sempre più “conosciuto e condiviso”.
Delfina Licata ha presentato il volume: alcuni dei dati più rilevanti e qualche curiosità. Citato Pavese e la sua “La luna e i falò” (Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti), Licata ha ringraziato gli autori – 516 – che in 10 anni hanno portato nel Rim la loro professionalità, ma anche la “sensibilità” di chi sa che “al centro c’è sempre la persona”.
La prima fonte del Rim è ovviamente l’Aire, che però “non dà riscontro della realtà vera” perché in tanti non si iscrivono; questi dati vengono dunque comparati con quelli dell’Istat, dell’Annuario Statistico della Farnesina, di università e altre istituzioni.
Gli iscritti Aire al 1° gennaio 2015 sono 4.636.647, cioè il 49,3% in più del 2005, anno del primo rapporto; il 3,3,% in più rispetto al 2014. Visto che la popolazione italiana al gennaio 2015 era composta da 60.795.612, gli iscritti Aire incidono del 7,6%.
Nel 2014 si sono iscritti 101.297 italiani, in prevalenza uomini, celibi, tra i 18 e i 34 anni, partiti dal Nord Italia, trasferitisi soprattutto in Germania e Regno Unito (seguono Svizzera e Francia).
Aumenti significativi sono stati riscontrati non solo in Europa, ma anche in Argentina e Brasile. Si parte praticamente da tutta Italia: gli italiani sono partiti da 110 diverse province per 196 diversi Paesi.
Il paese che ha registrato la crescita più alta di iscrizioni Aire è stata la Colombia (+27,1%), seguita da Germania e Lussemburgo. In calo i trasferimenti in Cina, Argentina, Canada e soprattutto Venezuela (-19,8%).
Guardando sempre all’Aire, la presenza italiana all’estero rimane euro-americana (il 53,9 di tutti gli italiani all’estero risiede in Europa, il 40,3% nelle Americhe). La maggior parte (51,4) ha origine meridionale, ma si sta assistendo ad un “recupero” del Nord. Nel 2014 le partenze più cospicue hanno interessato la Lombardia (18425), seguita da Sicilia (8765) e Lazio (7981).
A questo link una sintesi dei dati contenuti nel rapporto.