(28/07/2014) L’ISTAT ha fotografato la situazione delle diversità linguistiche nel nostro paese. L’Istituto ha infatti diffuso in questi giorni i dati di un rapporto statistico che ha come oggetto la diversità linguistica dei cittadini stranieri in Italia.
La lingua di origine più diffusa tra gli stranieri è il rumeno, indicato come lingua madre dal 21,9% della popolazione straniera, si tratta di circa 800 mila persone, seguito dall’arabo (oltre 475 mila persone, 13,1%), l’albanese (380 mila) e lo spagnolo (255 mila), parlato da persone provenienti prevalentemente dagli Stati andini dell’America meridionale.
Gli stranieri di madrelingua italiana sono oltre 160 mila, pari al 4,5% della popolazione straniera di 6 anni e più. Nel 16,8% dei casi essi sono cittadini albanesi, nel 12,1% marocchini e nell’11,1% rumeni. Tra i minorenni, è di madrelingua italiana uno su quattro. Sono l’8,1% gli stranieri (di 6 anni e più) che dichiarano di conoscere la lingua italiana in età prescolare oltre ad un’altra lingua.
Tra i maggiorenni, 17 stranieri su 100 hanno seguito corsi di italiano. Le persone di madrelingua araba seguono corsi di italiano più frequentemente rispetto agli altri (23%).
Per il 38,5% degli stranieri di sei anni e più la lingua prevalente in famiglia è l’italiano. Tra le donne la quota arriva al 45,7%, rispetto al 29,7% degli uomini, ma sono soprattutto i minori (6-17 anni) a parlare italiano in famiglia (47,3% contro il 36,8% dei maggiorenni).