“Quella che sigliamo oggi – ha detto la ministro dell’Istruzione Stefania Giannini – è una vera e propria alleanza educativa, un cambio di paradigma culturale. I nostri giovani tornano al centro della narrazione e dell’interesse del servizio pubblico radio televisivo. La promozione del digitale e dell’uso delle tecnologie come strumento di supporto alla didattica, la diffusione della cultura scientifica e dei nuovi modelli di collaborazione fra scuola e lavoro rappresentano i capisaldi di un accordo che offre ai nostri studenti ulteriori, preziosi strumenti con cui affrontare in maniera più consapevole il futuro”.
“Con questo Protocollo – ha sottolineato il Direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto – cambia il rapporto tra la Rai e il Miur nell’ottica di una collaborazione fattiva che consentirà di valorizzare l’immenso patrimonio rappresentato dalle nostre teche come strumento per la didattica e la ricerca. È molto importante che attraverso un accordo ufficiale il servizio pubblico radio televisivo si impegni a far emergere le storie positive e le eccellenze che caratterizzano i settori della formazione, dalla scuola all’università, senza dimenticare i Conservatori e le Accademie e senza tralasciare la prevenzione e il contrasto di fenomeni come il bullismo. Sono tutti temi su cui da oggi la Rai rinnova la sua alleanza con il ministero per scommettere sulle nuove generazioni”.
Tre i macro obiettivi al centro del Protocollo. Il primo: valorizzare l’immagine sociale della Scuola, dell’Università e della Ricerca assicurando spazi di narrazione di storie, buone pratiche ed eccellenze, sia nell’ambito dei palinsesti già programmati e autonomamente realizzati dal Servizio Pubblico Radiotelevisivo, sia attraverso nuovi formati e soluzioni multipiattaforma pensati ad hoc per l’attuazione dell’accordo. Il secondo: mettere a disposizione delle scuole il patrimonio audio-visivo dell’azienda, con particolare riferimento alle divisioni Teche, Cultura, News, affinché possa essere fruito e rielaborato, senza oneri, dalla comunità scolastica, dell’università e della ricerca e opportunamente integrato nell’attività educativa e di insegnamento, ideando strumenti di esplorazione avanzata e originale elaborati per il mondo dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Il terzo: rendere disponibili e potenziare strumenti di didattica digitale. Il Protocollo d’Intesa ha la validità di tre anni dalla data di sottoscrizione e potrà essere rinnovato sulla base di successive intese scritte.(Ufficio Stampa Rai)