(06/06/2014) Il 9 giugno a Capodistria, a chiusura del seminario “Diversità sulla frontiera est-ovest”, il celebre artista Moni Ovadia ha presentato il suo “Yiddish Cabaret”.
La Comunità Radiotelevisiva Italofona lo ripropone in streaming.
Buon ascolto a tutti!
Ascolta lo spettacolo in streaming
http://mediapolisvod.rai.it/relinker/relinkerServlet.htm?cont=CPTBFrKQL7AeeqqEEqual
Qui di seguito una breve descrizione dello spettacolo tratta dal sito www.moniovadia.it:
La lingua, la musica e la cultura Yiddish, quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque, sono al centro di “Cabaret Yiddish” spettacolo da camera da cui è poi derivato il più celebre Oylem Goylem.
Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Alterna infatti brani musicali e canti a storielle, aneddoti, e citazioni. Ciò che rende particolarmente interessante lo spettacolo è il fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica.
Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe”. Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama “il suono dell’ esilio, la musica della dispersione”: in una parola della diaspora. La musica Klezmer deriva dalle parole ebraiche Kley Zemer, che si riferiscono agli strumenti musicali (violino ed archi in genere e clarinetto) con cui si suonava la musica tradizionale degli Ebrei dell’est europeo a partire all’incirca dal XVI secolo.