(20/11/2021) “La lingua italiana è uno strumento di grandissime potenzialità per il nostro paese non soltanto per contribuire alle buone relazioni con le varie nazioni della comunità internazionale ma anche per tessere una serie di rapporti e un vero tessuto di rapporti pacifici e costruttivi tra i paesi delle varie parti del mondo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando a braccio all’Accademia della Crusca di Firenze subito dopo aver ricevuto la nomina ad accademico onorario.
“Avverto la nomina come un onore”, ha aggiunto Mattarella spiegando di sentirsi, con una battuta, davanti agli accademici della Crusca quasi come Dante: “Se avessi la presunzione che per fortuna mi manca mi sentirei come Dante che in uno dei primi canti dell’Inferno è introdotto da Virgilio alla presenza di Omero, Ovidio e Orazio”. “L’accademia – ha poi sottolineato -svolge un’opera preziosa per la nostra lingua, la nostra convivenza, il nostro paese, preziosa anche per le relazioni con la comunità internazionale”. Il Capo dello Stato, riferendosi al recente viaggio in Asia, ha mostrato “soddisfazione per l’alto e crescente numero di studenti che studiano italiano anche in paesi lontani”.
L’italiano, ha aggiunto, “è anche un’opportunità per l’Italia per sviluppare un’atmosfera di simpatia e di desiderio di collaborazione che vi è nei suoi confronti, in questa veste la lingua ricopre un ruolo essenziale, ringrazio l’Accademia per ciò che fa per la tutela e per la registrazione dell’aggiornamento della nostra lingua, che è viva, si evolve ma che va anche preservata”. “Rivolgo un augurio – ha concluso -per un’attività sempre più preziosa per il nostro paese con l’assicurazione della più grande considerazione da parte delle istituzioni pubbliche del paese”.