(27/06/2013) E’ stato presentato al MAXXI il progetto Lingua Mamma, ideato dalle artiste Sara Basta e Mariana Ferratto e curato da Emanuela Termine, vincitore del concorso “Arte, Patrimonio e Diritti Umani” indetto da Connecting Cultures in partnership con Fondazione ISMU – Patrimonio Intercultura, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Lingua Mamma nasce da una considerazione sul linguaggio come primo elemento di differenza tangibile tra le culture, come primo veicolo per l’identificazione della realtà e per la costruzione della propria identità. Pensato per la comunità bangladese di Roma al fine di studiare un percorso di scambio artistico-linguistico tra bambini italiani e bangladesi e tra bambini e madri bangladesi e italiane, il progetto si è poi trasformato e adattato alla realtà della scuola e alle diverse nazionalità di provenienza dei bambini (oltre che bangladese, tunisina, venezuelana, romena, cinese, albanese).
Le artiste hanno considerato i bambini come i principali mediatori per le donne e le famiglie in Italia nell’apprendimento della nuova lingua. Il progetto vuole quindi aiutare il naturale apprendimento della lingua nei bambini e il potenziale passaggio attraverso di loro nelle donne. Inoltre esso si focalizza sulla relazione madrefiglio come vettore principale per la costruzione di un’identità comune.
Il link al blog del progetto