Lingua italiana: veicolo di bellezza, qualità e umanesimo nel mondo

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(03/04/2018) L’italiano vive anche e soprattutto grazie al vastissimo bacino di patrimonio culturale, soprattutto immateriale, di cui è veicolo principale. Ecco un report preparato dallo staff di Silvia Costa sull’impatto nel mondo della lingua italiana

L’italiano si è affermato progressivamente all’estero come una lingua capace di trasmettere agli stranieri le immagini e i valori di bellezza, qualità ed umanesimo che costituiscono il fondamento di uno stile di vita apprezzato ed ammirato in tutto il mondo. Di questo si è parlato oggi a UnoMattina, noto programma di Raiuno, che ha ospitato in collegamento da Bruxelles anche l’eurodeputata Silvia Costa che in questi anni ha fatto della promozione della lingua e della cultura italiane quasi una missione. L’ex presidente della Commissione Cultura all’Europarlamento ha sottolineato come sia “ancor più importante parlare di promozione della lingua italiana in questo 2018, che l´Ue ha proclamato Anno europeo del patrimonio culturale”. Un anno che, tra l’altro, è stato approvato dall’Unione dopo un lungo lavoro diplomatico dell’Italia in generale e di Silvia Costa in particolare.

La lingua italiana vive anche e soprattutto grazie al vastissimo bacino di patrimonio culturale, soprattutto immateriale, di cui è veicolo principale. Accanto alle ragioni storiche (musica, arte, letteratura, scienza) e a quelle più recenti (moda, design, enogastronomia) per cui l’eccellenza italiana è conosciuta nel mondo, l’italiano è una lingua che riesce a distanziarsi al tempo stesso dalla mera omologazione (propria dell’inglese) e dall’essere un identitario idioma di nicchia, rivelandosi lingua di prestigio e che attira il rispetto e la curiosità delle altre tradizioni linguistiche.

Non è un caso dunque che l’Italia su questo punto ha sempre insistito, considerando la promozione della lingua e della cultura come una componente strategica della politica estera, e gli Istituti di cultura i propri ‘bracci’ esecutivi.

Di seguito pubblichiamo alcuni passaggi di un preziosissimo studio realizzato proprio dagli uffici di Silvia Costa e che lo staff dell’eurodeputato ha messo a disposizione di AgCult.

BACINO DEGLI ITALIANISTI NEL MONDO

L´italiano, come bene messo in luce dalla Farnesina, non è solo la lingua che attira l´interesse della collettività di origine italiana o dalle radici italiane, che pure è particolarmente cospicua nel mondo.

Ma la comunità di chi si avvicina alla lingua di Dante e Machiavelli, Ariosto e Tasso è ben più vasta. E´ fatta, in base ai dati diffusi dal Maeci, da quasi 300 milioni di persone che guardano con interesse e ammirazione al nostro Paese. Non solo i discendenti delle vecchie e nuove migrazioni, ma anche tutti coloro che vedono nelle eccellenze culturali del nostro Paese un universo di storia e bellezza a cui attingere.

CORO POLIFONICO

E´ importante notare la pluralità di attori coinvolti nell´insegnamento e nella promozione dell´italiano nel mondo, a testimonianza del fatto che si tratta di sentimento comune e vissuto a più livelli da interlocutori i più vari: scuole statali, scuole paritarie, scuole straniere in cui si insegna l´italiano, enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana, lettorati.

Se la parte del leone la fanno le scuole locali (56,3%), un ruolo di primo piano hanno organismi di diretta promanazione del nostro Paese, come la Società Dante Alighieri (5%) e gli Istituti italiani di cultura (4%), mentre una ragguardevole percentuale (10%) degli enti organizzatori dei corsi per stranieri è rappresentata anche dal mondo dell´associazionismo.

UE FIORE ALL´OCCHIELLO

Se guardiamo ai numeri relativi alla promozione e dell´insegnamento della lingua italiana nel mondo, essi sono ancor più lusinghieri e incoraggianti dalla prospettiva dell´Unione europea. Sono più di 865mila gli studenti della lingua italiana negli Stati membri dell´Ue: una stima necessariamente al ribasso che tiene conto di numeri ufficiali reperibili dalla nostra rete diplomatica. Ma è importante notare che, sempre in base ai dati diffusi dalla Farnesina, è europeo il 42% della totalità di coloro i quali studiano italiano come lingua straniera nel mondo; un primato seguito a notevole distanza dal dato aggregato di Asia e Oceania con il 18%. Se a questo sommiamo il dato degli Stati europei extra Ue (pari a 171 mila persone, l´8,2% del totale), il nostro continente si conferma il luogo d´elezione (con oltre il 50% degli studenti) per la promozione della lingua italiana nel mondo. Uno studente su due di italiano nel mondo è europeo. (Nel mondo sono poco più di due milioni coloro i quali studiano l´italiano).

La Francia (278 mila studenti) è il primo Paese europeo dove si studia l´italiano, seguita a stretto giro dalla Germania (238 mila studenti). Prima in assoluto nella classifica è, con 314 mila, l´Australia, dove l´italiano è la lingua più studiata dopo il cinese.

MULTILINGUISMO E UNIONE EUROPEA

L’Europa è un continente che si può declinare al plurale, nella sua varietà di popoli, culture, lingue e tradizioni. Saldamente ancorato nei trattati europei, il multilinguismo è il riflesso di tale diversità. Esso rende inoltre le istituzioni europee più accessibili e più trasparenti per tutti i cittadini dell’Unione, il che è fondamentale per il buon funzionamento del sistema democratico dell’UE. Il Parlamento di cui sono Membro in questo fa da esempio, non solo esprimendosi a livello legislativo, ma garantendo al proprio interno la rappresentatività anche delle lingue minoritarie, come ad esempio il gaelico e il maltese, lingue ufficiali rispettivamente dell´Irlanda e di Malta.

Uniti nella diversità è il motto dell´Unione, che valorizza il multilinguismo al suo interno. Sono 24 le lingue ufficiali dell´Unione, a fronte di 28 Stati membri. L´italiano è fra queste: sebbene non una delle principali lingue dell´Ue e non una lingua di lavoro (che sono inglese, francese e tedesco) dei funzionari e delle istituzioni europee. “Ogni eletto al Parlamento europeo ha la facoltà di esprimersi in italiano, e così facciamo in tanti a Bruxelles e Strasburgo, contribuendo a portare la testimonianza della nostra lingua nell´ufficialità dell´Aula, grazie anche all´importante lavoro degli interpreti”, spiega Costa nel corso del collegamento con UnoMattina.
L´italiano non sarà fra le tre principali lingue dell´Unione, ma i numeri sulla fame di apprendimento dell´italiano portano a dire che sarà pure una lingua minore, ma mai minoritaria. Il Parlamento europeo si è impegnato con una risoluzione affinché sia garantito un livello sufficiente di multilinguismo nei media e nei contenuti online, e – ad esempio – venga incentivato il ricorso ai sottotitoli. Anche i programmi di importanza chiave per le politiche culturali ed educative, come Europa Creativa e Erasmus+ si occupano di promozione linguistica, dai corsi dedicati a migranti e rifugiati alla possibilità di tradurre le opere cinematografiche.

CONCORSI UE E ITALIANO

L´italiano è lingua nazionale di uno Stato membro e lingua ufficiale dell´Ue. “Negli ultimi anni – spiega Costa – è stata anche rimossa un´ingiustizia che penalizzava non solo e non tanto gli italiani, ma tutti i conoscitori dell´italiano e gli italofoni nei concorsi per diventare funzionari dell´Ue, i cosiddetti EPSO. L´italiano è stato infatti inserito come seconda lingua dell´esame EPSO, di fatto superando un trilinguismo inglese-francese-tedesco che aveva ingiustamente discriminato il nostro Paese”.

LE SCUOLE E L’ITALIANO

Scuole primarie. L’81,7% degli alunni delle primarie dell’UE (circa 17,7 milioni) studia almeno una lingua straniera: tra loro il 4,6% (un milione circa) impara due o più lingue estere. Oltre 17 milioni di studenti dichiarano di frequentare lezioni di lingua inglese (95,6% sul totale), mentre:

  • 4,9 milioni di studenti il francese (27,4%)
  • 2,9 milioni il tedesco (16,3%)
  • 2,1 milioni lo spagnolo (11,6%)
  • 500mila il russo (2,7%)
  • 200 mila l’italiano (1%)

Scuole secondarie. Il 59% degli studenti della scuola secondaria superiore nell´Ue studiano due o più lingue straniere. In questa classifica, purtroppo, l´Italia si colloca piuttosto in basso con solo il 23% degli studenti attivi nell´apprendimento di più di una lingua straniera. La più studiata lingua dagli studenti delle superiori in Europa è l´inglese, l´italiano è quinto (dopo inglese, francese, spagnolo e tedesco) con il 3%.

SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO

La Settimana della Lingua Italiana è un appuntamento che si tiene ogni anno nella terza settimana di ottobre. Organizzata dalla rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura assieme ai principali partner della promozione linguistica in Italia e al Governo svizzero, la Settimana è divenuta nel corso del tempo una delle più importanti iniziative dedicate alla celebrazione della lingua italiana nel mondo. Ogni Settimana è dedicata ad un tema diverso che serve da filo rosso per un vasto programma di conferenze, mostre ed incontri con i protagonisti della cultura italiana.

Nata nel 2001 grazie ad un’intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Accademica della Crusca, nelle ultime edizioni la Settimana è stata dedicata alla scoperta dei legami esistenti tra lingua italiana e creatività, con un’attenzione particolare alle industrie culturali quali l’editoria (2014), la musica (2015), il design e la moda (2016) e il cinema (2017).

ASSOCIAZIONE CLIQ

Membri dell’Associazione CLIQ (Certificazione della Lingua Italiana di Qualità), in vista della creazione di una certificazione unica, sono Società Dante Alighieri, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena, Università Roma 3)

EST EUROPA

Proprio di recente, ci tiene a ricordare Silvia Costa, “con alcuni colleghi dell´Est Europa, stiamo lavorando perché anche le loro lingue, simbolo di forte identità nazionale, possano avere dei sistemi di riconoscimento certificati attivi anche all´estero. L´Italia, con il ventaglio di offerte per lo studio della nostra lingua e la possibilità di sostenere esami per certificarne la conoscenza, è in questo esempio a cui guardano gli Stati membri di più recente adesione all´Unione europea”.

LEGGE DI STABILITA´ 2017

La Legge di Stabilità 2017 ha istituito un fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiana all’estero pari a 150 milioni di euro per il periodo 2017-2020.

MULTILINGUISMO E DIGITALE

Una grande sfida che ci vedrà sempre più impegnati nei prossimi anni, ma che è già cominciata, è il digitale. “Di recente in Commissione CULT abbiamo discusso un progetto di relazione sull’uguaglianza linguistica nell’era digitale”. Il tema centrale sono le moderne tecnologie del linguaggio che coinvolgono numerosi gruppi di ricerca e varie discipline, tra cui l’elaborazione del linguaggio naturale, la tecnologia vocale, l’estrazione di informazioni e la traduzione automatica. Si riconosce prima di tutto la necessità di colmare il crescente divario tecnologico tra le lingue dotate di risorse adeguate e quelle dotate di meno risorse, vista e considerata la maggiore digitalizzazione della società europea. “Mi sto battendo affinché l’Ue si doti di strategia digitale ambiziosa e inclusiva, che sappia guardare alle esigenze del nostro mercato integrato e al contempo valorizzare il settore culturale e educativo”, conclude Costa.

AgCult

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