(24/06/2013) In questo articolo che vi segnaliamo si parla di alcune interessanti “scoperte” che riguardano le origini della lingua italiana: il ritrovamento, in una biblioteca lombarda, di alcune poesie della scuola siciliana.
Si tratta di frammenti di poesie importanti, ascrivibili tra gli altri ad autori come Giacomo da Lentini, ‘il Notaro’ fondatore della Scuola, e addirittura a Federico II, l’imperatore-poeta che ne fu il geniale promotore, trascritte sul retro di pergamene che riportano sentenze di condanna di alcune famiglie guelfe. La trascrizione induce a ipotizzare l’esistenza di un piccolo canzoniere di liriche della Scuola siciliana, circolante in Lombardia in quegli anni.
Si intacca in questo modo una consolidata ricostruzione storica che fa dei toscani, all’indomani della caduta degli Svevi e del partito ghibellino a Benevento (1266), i soli eredi della poesia siciliana.
Il ritrovamento dà forza all’ipotesi che circa un secolo di poesia d’amore siciliana sia stato “nascosto” da un “sistematico lavoro di risemantizzazione in funzione spirituale e cristiana del lessico volgare delle origini” processo al quale ha preso parte anche Dante.
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