(04/07/2013) Questo romanzo restituisce la biografia intima di un luogo e di un’epoca che appartengono alla Storia non soltanto italiana. Tra i virtuosistici incastri della vita del luogo fisico si snodano le sorti degli abitanti di un piccolo borgo istriano: è l’epopea delle famiglie che hanno vissuto l’antica Spada, hanno lì lavorato, generato figli, assistito al mutamento indotto dal tempo e dalle nuove geometrie architettoniche.
Microstorie di vita materiale, narrate con l’insistita adesione a sentimenti di un tempo che, nelle mutate dimensioni psicologiche del mondo, appare ormai lontano e quasi smarrito.
Il lettore istriano vi troverà come una parte di se stesso, una sua voce segreta, ineliminabile; ogni altro lettore vi scoprirà una guida insieme razionale e sentimentale in quella parte della storia e della cultura italiana che si chiama Istria.
ALJOŠA CURAVIC è giornalista. Nato a Umago, ora in Croazia, si è laureato a Firenze in Letteratura italiana contemporanea. Attualmente è caporedattore responsabile dei programmi
radiofonici per la comunità nazionale italiana della radio televisione pubblica della Slovenia.
Collabora con quotidiani in lingua italiana e slovena. Ha all’attivo alcune pubblicazioni di prosa e poesia, tra cui i romanzi Sindrome da frontiera e A occhi spenti (pubblicato a Fiume) e la silloge Silenziario, premiata al concorso d’arte e cultura “Istria Nobilissima 2003”.