(31/01/2018) Il 2018 è stato dichiarato dalla UE “Anno europeo del patrimonio culturale” con l’obiettivo di incoraggiare la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’Europa quale risorsa condivisa, sensibilizzare alla storia e ai valori comuni e rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.
Le parole del Presidente Sergio Mattarella indicano chiaramente gli obiettivi e sottolineano l’importanza di questa iniziativa infatti “oltre a consacrare il significativo sviluppo nell’ultimo decennio delle politiche europee della cultura e del patrimonio culturale, intende rafforzare uno dei pilastri su cui si fonda l’idea stessa dell’Unione, richiamando la responsabilità per la salvaguardia di un bene comune da custodire per le generazioni future”.
L’Anno Europeo – sottolinea il Capo dello Stato – “costituisce, pertanto, una preziosa opportunità per rinnovare l’impegno dell’Unione e dei singoli Stati nella promozione di attività e buone pratiche per sensibilizzare istituzioni e cittadini alla storia e ai valori comuni e consolidare il senso di appartenenza alla famiglia europea. Esso contribuisce, con iniziative, riflessioni e progetti, all’affermazione di una prospettiva integrata del patrimonio culturale, strumento di affermazione della civiltà, del dialogo e della comprensione delle diversità e – conclude – risposta di un’Europa, sempre più coesa, di fronte alle sfide della contemporaneità”.
Tre sono gli obiettivi generali, promuovere il ruolo del patrimonio culturale dell’Europa quale componente essenziale della diversità culturale e del dialogo interculturale, rafforzare il contributo del patrimonio culturale dell’Europa alla società e all’economia, promuovere il patrimonio culturale come elemento importante delle relazioni tra l’Unione e i paesi terzi. 14 obiettivi specifici articolano gli obiettivi generali.