(12/02/2018) Conferenza stampa della prima rassegna dedicata ai linguaggi della politica, in collaborazione con Agcom, lunedì 12 febbraio, ore 11, a Palazzo Firenze.
La nuova stagione culturale 2018 di Palazzo Firenze riprende a partire dal mese di febbraio con un progetto in omaggio al grande linguista Tullio De Mauro, la “Fabbrica delle parole”. Gli incontri consteranno di laboratori di scrittura curati da autori illustri, a cominciare da quello a cura di Giorgio Montefoschi, dal titolo “La pagina che non c’era”, di salotti letterari e presentazioni di libri, dal titolo “Verso lo Strega”, curati da Massimiliano Coccia – in vista del Premio letterario più prestigioso d’Italia a cui la Dante partecipa con un voto collettivo tramite i circoli di lettura in Italia e all’estero – e di 8 appuntamenti intitolati “I linguaggi delle politica”, a cura di Massimo Arcangeli e Gabriele Milanetti (Associazione “La parola che non muore”).
La Dante ha preso spunto dal titolo del celebre saggio di De Mauro per costruire intorno al tema una rassegna che tiene conto delle evoluzioni che, non soltanto la lingua, ma tutte le altre discipline letterarie e culturali hanno compiuto nella contemporaneità, al fine di proporre al pubblico un’occasione di riflessione verso un #NuovoUmanesimo.
Gli eventi nel calendario della rassegna culturale costituiranno un’opportunità di incontro e dibattito aperta a tutti i soci e cittadini per favorire la libera circolazione delle idee, ma anche la promozione della cultura e della lettura.
Si partirà con la rassegna “I linguaggi della politica”, in collaborazione con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), in programma dal 14 febbraio al 10 maggio. La rassegna vedrà la partecipazione degli studenti delle scuole romane invitati a riflettere, dopo l’analisi critica dei relatori, sulle forme di correlazione che si stabiliscono tra i media digitali, gli attori e i processi della politica.
Anche allo scopo di favorire l’acquisizione di uno sguardo critico nei confronti dei media digitali, nel corso degli incontri verranno esaminate nel dettaglio le logiche che regolano l’interazione comunicativa tra politici ed elettori della Seconda Repubblica, i registri e le competenze linguistici della classe governativa, l’utilizzo di nuove categorie di immagini come strumento di propaganda, le nuove forme di attivismo, il ruolo dei consensi nella rete.