(ANSA) – ROMA, 14 NOV – Forse non tutti lo conoscono, ma il Deaf Cinema, cioè il cinema fatto da registi e attori sordi, interpretato in Lingua dei segni ma rivolto a tutti, sordi e utenti, è ormai una realtà consolidata, in Italia e all’estero.
E trova nel Cinedeaf, il Festival internazionale del cinema sordo, uno dei suoi momenti più alti e interessanti.
Il Festival, giunto alla sua quarta edizione, è una emanazione dell’Istituto Statale per Sordi di Roma, un’antichissima istituzione che sta cercando, tra mille difficoltà, di non soccombere alla penuria di risorse e di attenzione pubblica grazie al lavoro di dipendenti e volontari. Il direttore dell’Istituto, Ivano Spano, presentando oggi la quarta edizione del Cinedeaf non ha nascosto l’amarezza: “Ci si vuole disfare dell’Istituto, nonostante sia un’eccellenza nel Paese” ha detto, ricordando che l’Issr “non prende da anni neanche un centesimo di finanziamento pubblico”.
‘Madrina’ di questa edizione del Festival è Vittoria Puccini, che ha spiegato come è venuta a contatto con il mondo della sordità. “Prima attraverso un film, ‘Tutta colpa di Freud’, di Paolo Genovese, nel quale il mio personaggio si innamora di un ragazzo sordo. Per questo ho conosciuto degli insegnanti di Lis (lingua dei segni, ndr). Avevo una scena in cui per riuscire a comunicare con il mio ragazzo, che era spaventato dalla nostra diversità, io prendevo delle piccole lezioni di Lis. E’ stato molto interessante. Poi ho partecipato a una serie tv che uscirà a gennaio, di Francesca Archibugi, ‘Romanzo familiare’: sul set avevamo la presenza costante di una persona che seguiva un ragazzo che nella storia è sordo”. “Di questa realtà – ha aggiunto l’attrice – si sa molto poco, io ho scoperto cose che non mi aspettavo. Ad esempio, che la Lis è una vera e propria lingua, con una grammatica e una struttura. Manifestazioni come il Cinedeaf sono importanti, perché fanno conoscere al vasto pubblico persone che hanno una sensibilità molto profonda e fa in modo che queste persone, che spesso si tengono in disparte per paura di non essere accolte, abbiano la possibilità di esprimere le loro potenzialità artistiche e farsi conoscere”.
L’edizione 2017 del Cinedeaf, presentata oggi a Roma, si svilupperà dal 17 al 19 novembre prossimi e sarà ospitata al Maxxi. Una trentina le opere in programma, provenienti da tutto il mondo e selezionate tra le oltre 150 giunte attraverso un concorso internazionale: 22 tra documentari e fiction per la sezione ‘Registi’ – sordi e udenti – e 11 per la sezione ‘Scuole’. Una giuria di esperti – sordi e udenti – selezionerà i film più meritevoli e i riconoscimenti saranno assegnati durante la cerimonia di premiazione, domenica 19 novembre, da Chef Rubio, membro del Comitato di sostegno ‘Amici del Cinedeaf’ promosso dalla comunità Radiotelevisiva Italofona.
I film in programma saranno accessibili al pubblico sordo e udente attraverso sottotitoli in italiano e inglese e l’intera manifestazione sarà tradotta in Lingua dei segni italiana e Lingua dei segni internazionali oltre che sottotitolata in diretta. (ANSA).
Angela Abbrescia