Vi segnaliamo l’articolo di Jacopo Ferrari e pubblicato sul portale Treccani dedicato agli albanesismi nella lingua italiana.
Lingua italiana e lingua albanese hanno un rapporto di lunga data. Basti pensare che il primo dizionario bilingue italiano-albanese risale al 1702, ad opera del frate francescano Da Lecce, missionario in Albania, che raccolse circa 13.000 voci nel suo Dittionario italiano-albanese. Ma il rapporto tra queste due lingue, se indagato sul fronte dei prestiti lessicali, appare da sempre piuttosto unidirezionale, con l’italiano che ha prestato molto ma preso molto poco. Conosciamo bene l’apporto dell’italiano nell’albanese, anche grazie a strumenti come l’esauriente libro di Brunilda Dashi, Italianismi nella lingua albanese (Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2013), che censisce quasi 6.000 voci dimostrando come l’albanese sia «tra le lingue del mondo, quella che offre la maggiore concentrazione di italianismi, dopo il maltese» (L. Serianni, Introduzione a Italianismi nella lingua albanese, p. I). Al contrario, però, se guardiamo agli albanesismi registrati nei dizionari italiani, troviamo nulla più che una manciata di termini. (…) Continua a leggere sul sito Treccani.it