Stati generali della Lingua Italiana: primi risultati dei gruppi di lavoro

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(26/07/2014) Nel quadro della preparazione degli Stati Generali della Lingua Italiana la Farnesina ha reso note le dichiarazioni dei diversi Gruppi di Lavoro che elaboreranno i temi di discussione che saranno oggetto delle sessioni plenarie.

Proseguono quindi i lavori preparatori per questo importante appuntamento del prossimo ottobre che vede una laboriosa fase di preparazione da parte dei cinque gruppi di lavoro tematici istituiti per approfondire gli importanti temi che saranno approfonditi. Queste le tematiche scelte dal Ministero: le nuove sfide e i nuovi strumenti della comunicazione linguistica; le strategie di promozione linguistica per le diverse aree geografiche e per i Paesi prioritari; il ruolo delle Università con particolare attenzione alle cattedre di italianistica; il ruolo degli italofoni e delle comunità italiane all’estero; gestione e strumenti della promozione della lingua italiana.

Vi proponiamo una sintesi delle dichiarazioni iniziando con  Isabella Camera d’Afflitto, coordinatrice del Gruppo sulle Strategie di promozione linguistica per le diverse aree geografiche e per Paesi prioritari secondo la quale è necessario tenere conto dei differenti contesti per mettere a punto delle strategie efficaci. Il gruppo da lei coordinato ha focalizzato l’attenzione sull’esperienza del tutoraggio in Cina, sulle iniziative “sostenibili” in alcuni paesi arabi, sulle nuove prospettive negli stati Uniti, sulla necessità di mettere a sistema istituzioni e comunità locali per la diffusione della lingua italiana in America Latina . Altro punto di rilievo sono le metodologie di insegnamento legato alle tecnologie web.

Guido Baldassarri, delegato dalla Presidenza della CRUI e coordinatore del Gruppo sul Ruolo delle università con particolare attenzione alle cattedre di Italianistica. Il gruppo sta seguendo lo sviluppo di nuovi spazi per la cultura italiana in ambito universitario internazionale esta elaborando proposte per un’azione efficace per il sostegno dell’Italianistica nel mondo. Per perseguire tale obiettivo si tiene conto dei contributi che provengono da parte dei docenti universitari e dalle associazioni attive in vari continenti. Particolarmente sentita è la questione dei lettorati e della formazione dei docenti d’italiano da inviare o sostenere all’estero: si ipotizzano nuove opportunità per i giovani studiosi in possesso di titoli accademici espressamente progettati per l’insegnamento della nostra lingua all’estero.

Prosegue il dibattito anche sul Ruolo degli italofoni e delle comunità italiane all’estero: qui il compito di coordinatore è affidato a Norberto Lombardi, delegato dalla Presidenza CGIE, che dichiara: “Il documento del nostro Gruppo di lavoro, elaborato dopo un’ampia discussione e un approfondito esame, metterà a base del confronto delle sessioni plenarie le potenzialità che l’italofonia ha nel mondo purché supportata da progetti e misure di più efficace promozione e valorizzazione, di cui si parlerà nella relazione. Il documento sottolinea altresì, il valore dell’impegno di formazione linguistica dedicato ai “nuovi italofoni”, vale a dire alle diverse generazioni di stranieri che soggiornano nel Paese. Anche la comunicazione e il più ampio ricorso alle risorse del Web sono stati individuati come snodi essenziali dello sviluppo dell’italofonia nel mondo”.

Marco Mancini, Capo Dipartimento Università del MIUR e coordinatore del Gruppo sulla Gestione e strumenti della promozione della lingua italiana, conclude: “Dal Gruppo cinque sono finora pervenute alcune riflessioni utili sul ruolo dei soggetti privati (in particolare, associazioni di scuole per studenti stranieri) tanto nella promozione della lingua e della cultura italiana quanto nel favorire l’attrazione per un crescente numero di turisti culturali (iscritti ai corsi di lingua e cultura). Sono giunte precise richieste volte a facilitare i flussi (rendendo più agevole e fluida la concessione dei visti) e a rendere più trasparente il settore attraverso la creazione di un marchio di qualità delle scuole. Alcuni interventi, mentre riconoscono il ruolo di quanti già operano all’estero per conto del MAE – docenti di ruolo, dirigenti scolastici, lettori – ma propongono al contempo nuove forme di reclutamento che prescindano dall’appartenenza dei candidati ai ruoli dello Stato. Sul corposo problema dell’adeguamento degli strumenti normativi, sono al momento impegnati i membri della CLIQ (Certificazione Lingua Italiana di Qualità), e i rappresentanti del MIUR e dell’Accademia della Crusca. Generalmente condivisa appare l’esigenza di rinnovare l’intero sistema con proposte che conferiscano maggiore flessibilità alla gestione della promozione culturale e favoriscano l’attrazione di studenti stranieri verso il nostro Paese”.

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