Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i 40 anni della Comunità Radiotelevisiva Italofona

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(03/04/2025) “Il quarantesimo anniversario di nascita della Comunità Radiotelevisiva Italofona ricorre in un tempo di grandi trasformazioni, nel quale la trasmissione della conoscenza è più che mai debitrice nei confronti dei mondi dell’informazione e della comunicazione”, scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio indirizzato alla Comunità Radiotelevisiva Italofona, istituita il 3 aprile 1985 a Firenze, che celebra oggi a Roma i suoi primi quarant’anni di attività. “Il lavoro degli operatori e dei giornalisti della Comunità Radiotelevisiva Italofona – sottolinea il Presidente Mattarella – è prezioso in questa stagione in cui la lingua spinta all’omologazione e all’impoverimento operato attraverso i processi di semplificazione dei media digitali, tende a ridurre la ricchezza del lessico. Le comunità italofone presenti nei diversi Paesi rappresentano vivai fecondi di moltiplicazione degli stimoli culturali della civiltà italica. La lingua – prosegue il Presidente della Repubblica nel suo messaggio – è chiave di accesso a uno “specifico” culturale straordinario dispiegatosi nei secoli e offerto alla comunità umana nelle sue espressioni più alte: la scienza, l’arte in ogni sua forma, gli stili di vita. Una cifra identitaria che, in tempi di intensi scambi tra le persone e i popoli, agisce da strumento d’inclusione, di apertura, di offerta di sè al mondo intero. Valorizzare la diffusione della lingua e della cultura italofone attraverso le migliori realizzazioni audiovisive e multimediali vuol dire diffondere valori culturali e civili che appartengono all’intera Europa. La lingua è anche strumento di libertà e di emancipazione: l’esclusione nasce dalla povertà delle capacità di esprimersi, dei patrimoni lessicali. La sudditanza – ammonisce il Capo dello Stato – si alimenta della cancellazione delle parole e con la sostituzione di esse con quelle del dispotismo di turno. Va evitato il rischio, che si potrebbe fare ancora più alto con l’avvento dell’intelligenza artificiale, di diminuire il pluralismo linguistico, con il conseguente depauperamento del patrimonio culturale che gli idiomi veicolano, a favore di neo linguaggi con vocazione esclusivamente funzionale alla mera operatività digitale. L’italiano – conclude il Presidente Mattarella – è, oggi, fra le lingue più studiate al mondo e le iniziative promosse per celebrare la nascita della Comunità Radiotelevisiva Italofona possono essere occasione proficua di riflessione per affrontare l’impegno, più che mai attuale, di diffonderne la conoscenza, incrementando le opportunità di dialogo. Auguri di buon lavoro a tutti i partecipanti all’incontro, con l’auspicio di sempre più ambiziosi traguardi.”

 

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