Con il percorso di oggi abbandoniamo le pendici dei Monti Albani e proseguiamo verso sud-est nel territorio anticamente abitato dai Volsci. Il punto d'arrivo è Cori, piccolo villaggio con due nuclei distinti, nel quale non mancano, come un po' dappertutto in questa zona, pregevoli testimonianze artistiche.
Ogni qualvolta si deve uscire da un nucleo, anche piccolo, foss'anche alle 7.30 del mattino, si devono fare i conti con le auto in senso contrario. Un fiume in piena. Ciò che però inquieta è la generale distrazione degli automobilisti che, nel loro insieme, sono una inconsapevole minaccia per il pellegrino moderno. Sta a lui stare all'erta, pronto a schivare il veicolo il cui guidatore non degna sguardo agli intrusi, neppure con la coda dell'occhio. Anche oggi però, superato l'affanno del traffico, abbiamo avuto la ricompensa di spazi aperti straordinari, campi di grano, prati fioriti e scarpate multicolori. Ciò che di straordinario e raro abbiamo avuto, però, è stato il silenzio. Totale, sorprendente. Un silenzio così non lo sentivamo da anni.
Velletri, primi passi lasciando la cittadina
le mammole, carciofi senza spine carciofi ancora protagonisti
raccoglitore di asparagi camminando
Rosario Tronnolone e Sergio Valzania Augusto Chollet e Mario Conforti
La Via Francigena da Roma a Gerusalemme, ascolta il programma radiofonico internazionale di Radio Rai
Roma – Gerusalemme raccontata da Rai
Roma – Gerusalemme raccontata da Rsi
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