(20/07/2013) «Vorrei che fosse sempre estate. / Essere in disaccordo con le stagioni significa / essere in disaccordo con l’esistenza. / Scrivere fa parte dell’esistenza». Sono versi di Vittorio Sereni, voce tersa e indimenticabile, intimamente “classica” fra i poeti italiani degli ultimi decenni del Novecento. In lui la scrittura, in poesia e in prosa, era davvero connessa alla vita, l’identità della sua esistenza.
A lungo collaboratore della Radio e della Televisione svizzera, Vittorio Sereni era nato a Luino il 27 luglio del 1913 e si è spento a Milano all’età di 70 anni. In occasione dunque della duplice ricorrenza dei 30 anni dalla scomparsa e soprattutto nel centenario della nascita la RSI coglie l’occasione per tributare un doveroso omaggio a questa grande personalità della letteratura italiana novecentesca, anzitutto con un ricco dossier online curato da Mattia Cavadini, che raccoglie numerose testimonianze sia radiofoniche che televisive della sua attività e militanza critica in ambito letterario affidate tanto volentieri alla RSI.
Da non perdere alcune sue lunghe e acute interviste ad amici scrittori quali Lalla Romano, Maria Bellonci, Guido Piovene, Giorgio Bassani, Dino Buzzati, o a poeti come Giovanni Raboni e Bartolo Cattafi. E poi i suoi saggi, le sue letture di grandi autori della storia letteraria dell’ultimo secolo: da Apollinaire a Auden, da Saba a Montale conservate dagli archivi radiofonici ed ora pubblicate nella ponderosa edizione di “Poesie e prose” edita da Mondadori per cura di Giulia Raboni.
Il 25 e il 26 luglio, alle 9.00, Rete Due propone poi due puntate speciali di “Laser” curate da Antonio Ria, appositamente preparate in occasione del centenario, iniziando proprio dall’ascolto della sua inconfondibile voce. Come rileva il critico Pier Vincenzo Mengaldo, la «poesia di Sereni presuppone una compartecipazione del lettore». Una “compartecipazione attenta” è proprio offerta dalla giovane studiosa ticinese Giorgia Fioroni (Università di Ginevra) nella sua recentissima edizione commentata delle prime due raccolte poetiche di Sereni: “Frontiera” e “Diario d’Algeria” (Fondazione Bembo / Guanda). Da segnalare infine la nuova edizione de “Gli immortali dintorni. Primi e secondi”, introdotta da Franco Brioschi (il Saggiatore). Essenziale nelle due trasmissioni, inoltre, anche la testimonianza della figlia del poeta, Silvia, e quella di Gian Carlo Ferretti, che illustra l’impegno etico e civile di Sereni, soprattutto nella sua lunga militanza in campo editoriale.
Sempre su Rete Due, nel pomeriggio di sabato 27 luglio, sono previsti altri momenti di programma in cui si potrà riascoltare, per assaggi, la varietà dei contributi offerti nel tempo alla RSI da Vittorio Sereni: ospite un’altra giovane studiosa ticinese, Lucia Gianinazzi, che si soffermerà sul rapporto letterario e intellettuale fra Sereni ed il poeta francese René Char.
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