(27/07/2016) Dal sito di Radio Capodistria rilanciamo questo editoriale di Aljoša Curavić, caporedattore dell’emittente.
“Fra le notizie pescate questa settimana alcune, interessanti, che riguardano la comunità nazionale italiana. In settimana si è riunito il Comitato dei programmi di radio e tv Capodistria che ha constatato, per l’ ennesima volta, quello che andiamo dicendo già da anni, e cioè che i due programmi se proprio non spariranno verranno drasticamente ridimensionati con tagli, contenimento spese e mancato ricambio dei quadri.
Forse a qualcuno questo va bene, però è giusto che lo dica. A me non va bene. Per le minoranze, si sa, è importante la cultura che, oltre ad avere il peso della storia, ha anche quello dei costi. Ora, per quanto ci riguarda , sappiamo quel’ è il peso della storia sul nostro presente. Ci ha lasciato in eredità un bene immenso, che è la lingua italiana, che si esprime anche attraverso i media elettronici, come radio e tv Capodistria, oltre che su carta stampata e nelle innumerevoli vernissage e tagli di nastrini che durano il tempo di una bevuta. Ci ha lasciato anche un vuoto immenso che si esprime con l’ indifferenza del territorio, gestito dalla maggioranza, nei nostri confronti. Per questo salutiamo l’ iniziativa, promossa dall’ ambasciata italiana di Lubiana, di creare rete in campo culturale, mettendo insieme istituzioni della minoranza, slovene e del Friuli Venezia Giulia. Basta che, alla fine della giornata, in rete non ci sia la solita ostilità o indifferenza o il niente. Buon fine settimana.”