(17/07/2025) Segnaliamo questo articolo pubblicato sul sito web del quotidiano dell’Istria e del Quarnaro La Voce del Popolo nel quale si parla dell’esperienza di tre insegnanti di lingua italiana montenegrine che hanno partecipato al recente seminario itinerante tenutosi recentemente in Friuli Venezia Giulia. L’articolo riporta anche alcune informazioni interessanti relative alla diffusione della lingua italiana in Montenegro in particolare nelle scuole. L’articolo è firmato da Arianna Tersigni.
Dopo l’inglese, l’italiano è la lingua straniera più studiata in Montenegro: secondo i dati raccolti dall’Ambasciata d’Italia a Podgorica, dal 2021 nel Paese l’italiano è scelto da circa 15.000 studenti, distribuiti su un totale di 76 scuole tra primarie e secondarie. Non si tratta di un risultato dettato dal caso e non si può nemmeno spiegare esclusivamente alla luce della presenza storica della minoranza italiana nella zona delle Bocche di Cattaro. Il fatto per cui ad oggi lo studio della lingua italiana è ampiamente diffuso è frutto delle competenze degli insegnanti montenegrini che decidono di dedicarsi all’insegnamento della materia e del loro entusiasmo nel promuovere la cultura del Bel Paese.
Il sostegno della CI del Montenegro
Il lavoro dei docenti si avvale anche del sostegno della Comunità degli Italiani del Montenegro – presieduta da Aleksandar Dender – realtà che lavora a stretto contatto con l’Università Popolare di Trieste e con la Regione Friuli-Venezia Giulia. Proprio grazie a questa fitta e fruttuosa cooperazione tre insegnanti di lingua italiana delle scuole del Montenegro hanno avuto la possibilità di partecipare all’ultima edizione del seminario itinerante in Friuli Venezia Giulia organizzato dall’Università Popolare di Trieste e rivolto ai docenti delle scuole con insegnamento della lingua italiana di Slovenia, Croazia e Montenegro. Per le tre insegnanti – accompagnate nell’esperienza formativa da Slađana Vučetić, segretaria della Comunità degli Italiani del Montenegro – la partecipazione al seminario è stata un’opportunità unica per conoscere il territorio della regione, per acquisire nuove competenze attraverso le lezioni proposte e per entrare in contatto con colleghi e colleghe di Slovenia e Croazia.
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