Il Premier Golob sul finanziamento dei programmi delle comunità italiana e ungherese a RTV Slovenia

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(17/06/2025) Dal sito di Radio Capodistria vi segnaliamo questo articolo relativo alle modalità di finanziamento per dei programmi in lingua italiana e ungherese. Il tema è oggetto di dibattito da tempo.

Il premier Golob risponde sulle modalità di finanziamento dei programmi delle comunità nazionali italiana e ungherese presso RTV Slovenia
Dionizij Botter

Durante il question time, il premier Robert Golob ha sottolineato come la Slovenia sia tra i dieci paesi più sicuri al mondo, aggiungendo che singoli episodi di violenza non devono influenzare la percezione dell’intera comunità minoritaria.
Nel corso del question time, Felice Ziza è intervenuto in merito alle modifiche legislative riguardanti RTV Slovenia, la cui proposta di legge ha appena concluso l’iter di consultazione pubblica ed è ora in attesa di approvazione governativa prima di entrare nel dibattito parlamentare. Ascoltiamo le sue parole:

«Abbiamo chiesto un finanziamento stabile per le comunità italiane e ungheresi, finalizzato a sostenere i programmi radiotelevisivi in lingua italiana e ungherese. La soluzione che ci garantirebbe maggior sicurezza è quella adottata dall’Italia nei confronti della comunità slovena: il governo italiano finanzia integralmente, da decenni, i programmi sloveni attraverso la Rai regionale di Trieste. Vorremmo dunque un sistema analogo, in cui il governo sloveno, primo garante dell’attuazione dei nostri diritti acquisiti, destini risorse dal bilancio statale anche alle nostre attività radiotelevisive.»

Il premier Golob ha risposto che la proposta di modifica della legge va proprio in questa direzione: la maggior parte del finanziamento sarà a carico dell’esecutivo, mentre una quota residua — pari al 20-30% — sarà coperta da RTV Slovenia stessa. «Ho ribadito che questa seconda opzione è accettabile, ma resta da definire con chiarezza la parte finanziata direttamente da RTV», ha spiegato Ziza.
«È una risposta soddisfacente da parte del premier, che si è dimostrato molto proattivo e consapevole del fatto che l’attuale governo, così come quelli precedenti, lavorano per garantire i diritti acquisiti delle due comunità nazionali. L’atmosfera è quindi molto positiva, e quando la legge entrerà in Parlamento avremo ulteriori opportunità per perfezionarla secondo i migliori standard.»Il link all’articolo sul sito rtvslo.si

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