(19/05/2025) Proseguono le iniziative scientifiche e culturali per le celebrazioni dei 650 anni della morte di Boccaccio. Il prossimo appuntamento in calendario, che offre nuovi impulsi al panorama internazionale di studi boccacciani, è il Convegno “Boccaccio dantista e umanista” in programma dal 21 al 23 maggio 2025 promosso e organizzato dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, dalla Società Dantesca Italiana e dall’American Boccaccio Association.
Il convegno, grazie alla presenza di autorevoli studiosi, esplora il fondamentale contributo di Boccaccio come studioso di Dante, le opere e il pensiero della maturità, con attenzione non solo alla produzione volgare ma anche a quella latina.
I lavori si svolgono tra Firenze e Ravenna, grazie alle importanti collaborazioni stabilite dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio con la Società Dantesca Italiana e la Biblioteca Classense: a Firenze, nel Palagio dell’Arte della Lana, la prima parte del convegno dedicata a Giovanni Boccaccio fra Dante e Petrarca; a Ravenna la seconda parte presso il Teatro Alighieri, con spettacolo e letture tratte dal Decameron, e la Sala Dantesca monumentale della Biblioteca Classense dove si parlerà di Boccaccio umanista e di come abbia dato un impulso decisivo alla letteratura in lingua italiana.
Sarà possibile seguire i lavori anche online: https://bit.ly/boccaccio-2025.
“Il convegno rappresenta un’occasione importante per comprendere il contributo che Boccaccio ha dato allo sviluppo della nostra storia letteraria, linguistica, culturale, e certamente proporrà nuove prospettive sulla sua produzione volgare e latina, e in particolare sul suo specialissimo legame con Dante. Emergerà la grandezza di Boccaccio dantista e umanista, il suo ruolo come co-fondatore dell’Umanesimo, l’importanza fondamentale che ha avuto nella tradizione e interpretazione della Divina Commedia”, così la prof.ssa Giovanna Frosini, presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio.
“Un convegno di alto profilo scientifico, pensato nella prospettiva di un approfondimento del rapporto tra Boccaccio e Dante, oltreché dell’illustrazione del ruolo di Boccaccio come primo biografo del Sommo Poeta, della sua influenza nella costruzione del mito delle tre Corone che presidiano le origini della nostra letteratura. Una iniziativa che punta verso nuovi orizzonti dell’interpretazione, ma che si propone anche come ponte tra ricerca e pubblico, grazie allo spettacolo “Decameron: canzoni e storie” di e con David Riondino, frutto della sinergia con RavennaTeatro, esempio virtuoso di come sia possibile estendere utilmente le conoscenze al di fuori delle aule accademiche”, ha dichiarato il prof. Marcello Ciccuto, presidente della Società Dantesca Italiana.
“Questo convegno vede per la prima volta la collaborazione di queste tre associazioni storiche, fondate tra il 1888 e il 1974, in una sinergia internazionale d’intenti per la promozione dello studio e della diffusione delle opere di Giovanni Boccaccio su entrambe le sponde dell’Atlantico. Ci si augura vivamente che questo sia l’inizio di future ed ulteriori progettazioni per consolidare l’importanza degli studi boccacciani non solo su territorio italiano, ma anche statunitense e canadese”, le parole della prof.ssa Elsa Filosa, presidente dell’American Boccaccio Association.
Il convegno ha il patrocinio della Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Comune di Ravenna, Fondazione Flaminia, Biblioteca Classense di Ravenna, UCLA – Center for Medieval and Renaissance Studies, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, ed è realizzato anche grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero italiano della Cultura.