Antonio Rocco ha fatto parte per diversi anni del Comitato Direttivo della Comunità Radiotelevisiva Italofona ed è stato Vice Presidente, il riconoscimento è stato consegnato “per il suo lungo e qualificato impegno professionale e umano a favore della Comunità Nazionale Italiana e del pluralismo linguistico e culturale nel territorio”.
Antonio Rocco si è detto onorato e felice del premio conferitogli dalla CAN Costiera, ringraziando chi gli è stato accanto professionalmente nel corso della sua lunga carriera giornalistica e dirigenziale ma soprattutto la famiglia che lo ha sempre sostenuto. Un ricordo commosso ai genitori nella sua natia Dignano da dove, ha detto Rocco, tutto è iniziato. E proprio in questi giorni, ha raccontato durante la cerimonia, ricorrono i cinquantanni della sua prima volta a Capodistria, come studente del Liceo italiano di Pola venne a fare un provino a Radio Capodistria. Seguirono la laurea all’Università di Zagabria, il primo lavoro alla Voce del Popolo e poi dagli inizi degli anni 80 in pianta stabile alla nostra emittente dove vi rimase fino alla pensione qualche anno fa.
Il premiato Antonio Rocco ai nostri microfoni: “Naturalmente i premi arrivano sempre inaspettati. Comunque sono molto contento e soddisfatto e onorato naturalmente di questo riconoscimento che arriva appunto della CAN Costiera, che in qualche maniera è l’espressione effettivamente degli italiani sul territorio, che riconosce appunto in me probabilmente questo impegno che ho avuto negli anni, in particolare per quel che riguarda i mezzi di informazione, ma in genere penso per la comunità nazionale italiana in vari modi e in varie occasioni. Sono felice anche di ritrovare molti dei colleghi e amici con cui ho condiviso parte o completamente anche la mia carriera giornalistica. Spero che questa sia un’occasione perché anche tutti quanti noi ci ritroviamo in un momento di serenità e per ritrovare anche un po’ più di, come dire, tranquillità nelle cose di ogni giorno della comunità nazionale italiana, anche del Centro regionale, della RTV. dei nostri programmi. Penso che tutto dipende da chi ci lavora in questi programmi e io sono particolarmente soddisfatto di sapere che chi ci lavora attualmente è in grado assolutamente di portare avanti quello che è la funzione e le finalità di questi mezzi di informazione.”