Slovenia, 10 milioni per i programmi RTV italiani e ungheresi per il 2025

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Il Ministero delle finanze stanzierà 10 milioni di euro dal bilancio 2025 destinandoli all’Ufficio governativo per le nazionalità, per il cofinanziamento dei programmi italiani e ungheresi di RTV Slovenia.

I fondi sono necessari a garantire il finanziamento dei programmi italiani di Radio e TV Capodistria. Garanzie per il turn over e tutti le assunzioni a tempo indeterminato. Ne parliamo con il deputato italiano al parlamento sloveno Felice Ziza.

“Arriva la tanto attesa boccata di ossigeno per i programmi radiotelevisivi italiani e ungheresi. Dal governo luce verde per il cofinanziamento dell’ammontare di 10 milioni di euro per coprire parte delle esigenze dei programmi per le comunità nazionali autoctone per il 2025.

I finanziamenti, rileva ai nostri microfoni il deputato al seggio specifico Felice Ziza, sono leggermente superiori alle aspettative. “Aspettavamo ormai da mesi che il governo finanziasse con fondi aggiuntivi RTV Slovenia per quelle che sono le attività dei due enti radiotelevisivi in lingua italiana e in lingua ungherese. Il finanziamento è stato superiore alle attese, non ci aspettavamo proprio 10 milioni ma siamo contentissimi che la cifra sia tale. Con i 2,5 milioni che già esistono a bilancio presso l’Ufficio governativo per le nazionalità, arriviamo a 12 milioni e mezzo e considerando che i due enti radiotelevisivi dovrebbero costare ogni anno 11-11,5 milioni, adesso abbiamo un milione in più. Se le cose verranno fatte bene dal governo e se RTV Slovenia andrà a considerare che questi finanziamenti sono ad uso esclusivo della comunità nazionale italiana ed ungherese e per i loro programmi, avremo la possibilità di coprire tutte quelle spese variabili che ci davano la possibilità di seguire la nostra comunità italiana in tutta l’Istria ma anche i vari eventi che succedono legati a noi e alla nostra madre atria anche nel Friuli Venezia Giulia e anche più in là. Così dovremmo avere una copertura completa. Il problema è mettersi d’accordo con la dirigenza di RTV Slovenia perché sappiamo che quando i fondi finanziari entrano nel loro budget poi possono essere anche modificati a loro piacimento con la conferma della del Consiglio di programma di RTV Slovenia, quindi ci possono essere sempre delle sorprese.”

Oltre alle spese variabili, il cofinanziamento governativo dovrebbe garantire più stabilità anche per quanto riguarda le assunzioni.

“Speriamo vengano coperti in maniera completa anche le assunzioni per andare a sostituire i pensionamenti dei nostri giornalisti e del personale tecnico amministrativo. Per quest’anno sono previsti ancora 3 pensionamenti e quindi 3 assunzioni e in più stiamo parlando già da un anno e mezzo perché nel dicembre 2023 sono stati assunti 4 giornalisti a tempo determinato, cosa che non andava assolutamente fatta, perché tutte le assunzioni che vengono fatte con i finanziamenti del governo della Repubblica di Slovenia devono essere fatti a tempo indeterminato perché il budget è garantito dal bilancio dello Stato. Le nuove assunzioni a sostituzione dei giornalisti che andranno in pensione per quest’anno e anche per i prossimi anni e soprattutto contratti sempre e solo a tempo indeterminato sono punti fondamentali e la cosa più importante è che i finanziamenti superano non di tantissimo ma superano le aspettative dei consumi finanziari dei nostri programmi radiotelevisi e quindi siamo più che contenti.”

La prossima settimana è in programma un incontro all’Ufficio nazionalità per discutere dell’annesso al contratto, che verrà firmato a breve.

“In realtà parte dell’annesso del contratto è stato già firmato ieri, a sorpresa direi, perchè ci aspettavamo che la parte iniziale del contratto venisse firmata dopo che l’Ufficio nazionalità si fosse incontrato con noi, invece, dicono, per un’emergenza finanziaria d RTV Slovenia lo hanno già fatto. Noi abbiamo in programma una riunione con la direttrice ff dell’Ufficio nazionalità e con il segretario Stane Baluh, il prossimo venerdì alle ore 10. Ci saremo sicuramente io, il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani e dovrebbe esserci anche David Runco.” (ld)

 

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