(29/10/2014) Lo studio dell’Istat pubblicato recentemente e intitolato ‘L’Uso della lingua italiana, dei dialetti e di altre lingue In Italia’ descrive il fenomeno dell’uso della lingua italiana nella tipica ripartizione geografica (nord, centro, sud e isole) di genere e anagrafica.
Da questo studio emerge che l’uso della lingua italiana è in costante crescita: dal 1995 al 2012, è aumentata la percentuale di chi usa l’italiano, in maniera prevalente o abbinato al dialetto. Il 53,1% delle persone di età compresa tra i 18-74 anni (corrispondenti a 23 milioni 351 mila di individui) parla prevalentemente italiano in famiglia. La quota aumenta nelle relazioni con gli amici (56,4%) e, in misura più consistente, nei rapporti con gli estranei (84,8%). Se nel 1995 il 23,7% degli italiani in famiglia parlava solo o prevalentemente dialetto, nel 2012 questa percentuale è scesa al 9%.
Ad esprimersi soltanto o prevalentemente in italiano in casa sono le donne con il 55,2% a fronte del 51% degli uomini mentre con gli amici la percentuale sale al 60,9% contro il 51,7% degli uomini. Il divario tra genere femminile e maschile è maggiore tra i giovani tra i 18 e i 34 anni: a queste età le donne che usano solo o prevalentemente il dialetto in famiglia e con gli amici sono poco più del 2% mentre gli uomini che usano molto il dialetto sono circa l’8%.
I dati di provenienza territoriale dicono che l’italiano viene maggiormente parlato nelle regioni del Nord e del Centro Nord a differenza del Sud dove prevale la combinazione di entrambe le forme.
La conoscenza delle lingue straniere è sempre piuttosto scarso, solo i giovani e il laureati hanno un livello di conoscenza più elevato mentre un terzo della popolazione, è stato rilevato, è in grado di capire qualche breve frase o qualche parola.
Clicca qui per scaricare il rapporto completo dal sito Istat