La puntata prende spunto dall’ultimo lavoro di Giuseppe Patota, che insegna Storia della Lingua Italiana all’Università di Siena – sede di Arezzo, intitolato La quarta corona. Pietro Bembo e la codificazione dell’italiano scritto (Il Mulino 2017).
Valeria Della Valle risponde al dubbio linguistico dell’ascoltatore Alessio.
Nello spazio del saggio Massimo Prada, dell’Università di Milano, illustra il suo libro La lingua dell’epistolario volgare di Pietro Bembo edito da Name nel 2000.
Nello Scuolapop Francesco Ciabattoni che per Carocci nel 2016 ha scritto il volume La citazione è sintomo d’amore. Cantautori italiani e memoria letteraria.
Marco Faini, ricercatore presso Villa I Tatti, centro di ricerca sul Rinascimento italiano dell’Università di Harward a Firenze, che ha da poco pubblicato per le edizioni di Storia e Letteratura L’ alloro e la porpora. Vita di Pietro Bembo.
In chiusura Carlo Pulsoni, che insegna Filologia Romanza all’Università di Perugia: il libro a cui sta lavorando riguarda Le prose della volgar lingua, e in particolare una preziosissima copia delle Prose fittamente annotata con giunte e postille proprio dallo stesso Bembo. S’intitolerà Il Bembo ritrovato. Le prose secondo l’ultima volontà dell’autore, a cura di Fabio Bertolo, Marco Cursi e Carlo Pulsoni.
Per riascoltare la puntata:
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